Formazione
Iraq: Acnur, non più di 600mila profughi
Lo ha detto la portavoce Laura Boldrini commentando le stime dei giorni scorsi
Un’ondata di rifugiati iracheni in caso di guerra e’ inevitabile, ma il numero di profughi che potrebbero giungere in Italia sara’ molto contenuto.
Lo dice Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, evidenziando che in questo momento e’ prematuro fare qualsiasi tipo di previsione.
”Ci sono molte incognite che ci portano ad essere molto prudenti – ha detto la Boldrini – e pur continuando ad auspicare una soluzione pacifica della crisi irachena, dobbiamo comunque essere pronti a fronteggiare l’emergenza e per questo abbiamo fissato a 600mila il possibile numero di persone in fuga”. Si tratta di una ”working figure”, ha spiegato la Boldrini, un numero che serve come base di lavoro, per iniziare ad approntare una risposta umanitaria in caso di conflitto, ma non e’ assolutamente una previsione su quanti iracheni usciranno dal Paese in caso di guerra. ”Uno spostamento secondario verso paesi lontani e’ si’ possibile, ma molto contenuto”, ha continuato la Boldrini, precisando che comunque il numero di esuli iracheni e’ andato progressivamente aumentando negli ultimi dieci anni. In Europa siamo passati da 17mila domande di asilo di iracheni nel 1992 a 48mila nel 2002, ed e’ il primo gruppo di richiedenti asilo in Europa nel 2002. Nel mondo di rifugiati iracheni riconosciuti ve ne sono 350mila e rappresentano il terzo gruppo dopo i burundesi e gli afghani
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.