Non profit

Crisafulli resta a Catania

Rinviata la partenza per il Belgio, in segno di rispetto della festa di Sant'Agata

di Sara De Carli

Salvatore Crisafulli ha rimandato la sua partenza verso il Belgio e verso l’eutanasia. Non ha cambiato idea, per il momento è solo un rinvio: di una settimana. Per non rovinare a Catania la festa di Sant’Agata, patrona della città, che si terrà dal 3 al 5 febbraio. 

A dare la notizia è ancora Superabile (leggi qui), il cui giornalista Stefano Caredda già nel week end aveva raccolto un primo spiraglio di possibilità di retromarcia da parte del fratello Pietro. “Il vescovo – dice Pietro Crisafulli a Superabile – ci ha chiesto di rimanere a Catania nei giorni della festa di Sant’Agata: ci abbiamo pensato molto e per un senso di rispetto nei confronti della città abbiamo deciso di accettare. La partenza di un cittadino catanese verso la morte avrebbe portato sconforto alla città intera, e proprio alla vigilia della festa: in segno di rispetto, anche verso le aspettative di quanti nell’ambito della festa lavorano e investono tempo e denaro, abbiamo deciso insieme a Salvatore di rinviare la partenza. Non vogliamo recare danno alla città di Catania”.

Il viaggio rimane però nelle intenzioni della famiglia. A meno che? “A meno che non sia firmato e accettato per Salvatore un progetto di assistenza 24 ore su 24. O almeno 12…”.

Leggi anche qui: Crisafulli: assistenza in Belgio? Vedremo


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