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Finanziaria Usa: Bush firma e attacca Congresso

Troppi stanziamenti per programmi di bassa priorità (istruzione, sanità, strade...) e pochi per la guerra al terrorismo. Questa l'idea del presidente Usa. Che però la firma

di Paolo Manzo

George Bush ha firmato una legge finanziaria, per l’anno fiscale che iniziera’ il prossimo ottobre, di 397,4 miliardi di dollari. Un ‘budget’ superiore di diversi miliardi di dollari di quello dell’anno in corso, ma che, ha lamentato il presidente in una dichiarazione diffusa da Crawford, il suo ranch in Texas dove ha firmato la legge, destina troppi fondi a programmi non ritenuti prioritari, e non abbastanza alle priorita’ dell’amministrazione, sicurezza e lotta al terrorismo in testa. ”Sono molto preoccupato per il fatto che il Congresso non abbia approvato il miliardo di dollari che la mia amministrazione chiedeva per le forze dell’ordine locali e le unita’ di emergenza” si legge nella dichiarazione del presidente. E poi il duro giudizio sulle scelte del Congresso: ”Gran parte dei finanziamenti che il Congresso ha approvato sono nettamente orientati verso programmi di bassa priorita’ che non sono tesi alla protezione degli americani contro il terrorismo”. E l’attacco non si ferma: ”i fondi che sarebbero dovuto stanziare per il dipartimento per la sicurezza interna sono stati invece spostati a programmi non collegati alla massima priorita’ della prevenzione del terrorismo”. Il presidente conclude annunciando che la sua amministrazione usera’ ”tutti i mezzi a propria disposizione” per far si’ che la maggior quantita’ di fondi venga utilizzata per la lotta al terrorismo. Nonostante la dura reprimenda, firmando la legge finanziaria, Bush mette fine ad un lungo braccio di ferro iniziato lo scorso anno quando presento’ una legge di previsione di spesa inferiore a quella che molti nel Congresso desideravano. Fino all’ultimo, fino al discorso pronunciato poche ore prima di firmare, Bush aveva chiesto al Congresso di limitare le spese nelle aree – come l’aiuto all’agricoltura, la costruzione di autostrade, la sanita’ e l’istruzione – per le quali l’amministrazione repubblicana non aveva chiesto particolari finanziamenti.


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