Organizzazione, sostenitore, beneficiario sono i tre poli della “relazione Sad”: “Con queste Linee Guida abbiamo elaborato una cornice di principi e obiettivi finalizzati a tutelare in modo triangolare questi tre soggetti”, spiega Marida Bolognesi. “L’Agenzia per le Onlus ha fatto poi una scelta forte e si è proposta come quarto attore di questo sistema, con l’impegno a promuovere lo straordinario lavoro delle organizzazioni non profit che operano in questo campo, a tenere un Albo di tutte le realtà aderenti alle Linee Guida, a farsi garante, in ultima analisi, dell’intero settore. Infatti, dal momento in cui l’Agenzia diventerà “Per il Terzo Settore”, avrà competenza su tutte le realtà del Sad, a prescindere dall’adesione a questo testo”.
L’organizzazione Sad, ente non profit, deve garantire un’interfaccia tra Italia e mondo. Per questo deve esistere un referente del progetto in Italia, che ha un impegno di relazione e aggiornamento sulla conduzione del progetto nei confronti del donatore e un referente locale, la persona in loco che realizza materialmente il progetto coinvolgendo attivamente il beneficiario. Viene puntualizzato che a carico del “sostenitore” sta un impegno morale al compimento della liberalità. “Un aspetto importante da puntualizzare”, prosegue Bolognesi, “Perché da un lato il sostenitore deve essere informato del fatto che l’interruzione di un sostegno non comporta nessuna conseguenza concreta a suo carico. Nello stesso tempo, però, deve essere responsabilizzato moralmente sull’importanza della continuità del versamento, che rappresenta la forza del Sad e la sua capacità di spiegare benefici e raggiungere obiettivi anche sulla lunga distanza. La realizzazione del progetto, l’opportunità di un cambiamento reale, sono merito del sostenitore e della sua costanza nella solidarietà”.
Art. 2 – Altre definizioni
Ai fini delle presenti Linee Guida, si intende per:
a) “Organizzazione SaD”: l’ente o l’organizzazione senza scopo di lucro che solleciti, in qualsiasi forma, presso il pubblico l’adesione a progetti di SAD e ne curi l’attuazione, attraverso la raccolta e la destinazione dei fondi e la promozione, tramite la sua mediazione, della relazione tra sostenitori e beneficiari e della cultura della solidarietà;
b) “Referente del progetto”: la persona fisica, precisamente individuata, che su designazione e per conto dell’Organizzazione SaD cura in Italia la gestione del progetto di solidarietà, mantiene rapporti continuativi con il referente locale e con il sostenitore, a cui garantisce adeguata informazione circa l’attuazione del progetto e la destinazione dei relativi fondi;
c) “Referente locale”: la persona, individuata dall’Organizzazione SaD che garantisce il contatto con i beneficiari del progetto ed il loro attivo coinvolgimento, dà attuazione al progetto provvedendo alle destinazioni concrete del sostegno erogato;
d) “Sostenitore”: una o più persone fisiche o altri soggetti che aderiscono al progetto SaD, compiendo gli atti di liberalità per i quali si impegnano moralmente;
e) “Beneficiario”: una o più persone fisiche, minori di età o giovani, che in via diretta o attraverso il sostegno alla famiglia o ad altre ben determinate formazioni sociali in cui si svolge la loro personalità, sono destinatarie delle risorse, dei servizi o delle prestazioni rese disponibili grazie alle erogazioni del sostenitore.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.