Salute

Cure palliative, sì unanime al ddl

Ora il provvedimento torna in terza lettura alla Camera

di Gabriella Meroni

Via libera del Senato, all’unanimità, al Ddl sulle cure palliative e le terapie del dolore. Obiettivo del disegno di legge, creare una rete di hospice e strutture, partendo da quelle già esistenti sul territorio. Nel provvedimento, che torna alla Camera per l’approvazione definitva, novità per la prescrizione dei farmaci antidolore, tra cui gli oppiacei. Ma su questo punto si sono sollevate le critiche dell’opposizione, a partire da quelle mosse dal presidente della Commissione d’inchiesta sul Ssn Ignazio Marino. Il testo licenziato da Palazzo Madama, infatti, è più restrittivo rispetto a quello che ha ottenuto il via libera della Camera, che prevedeva per questi farmaci la possibilità di prescrizione anche attraverso la sola ricetta bianca. Il provvedimento approvato dal Senato prevede che i farmaci antidolore vengano prescritte anche mediante ricettario rosso, quello, per intenderci, in uso anche presso i medici di famiglia. Ma riconosce questa possibilita’ ai soli medici dipendenti del Ssn, lasciando ‘fuori’ i camici bianchi che operano all’interno di strutture private. «Un oncologo di fama internazionale come Umberto Veronesi, per esempio – sintetizza Marino – non potrà prescrivere sul suo ricettario 10 milligrammi di morfina per il suo paziente perché non possiede il ricettario del Servizio sanitario nazionale». A ostacolare la strada, il parere della Commissione Bilancio, che ha sollevato dubbi sulla copertura economica di questo passaggio della misura.

Il Senato ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a valutare la possibilità di trovare una risposta a questa esigenza, dando a «ogni medico abilitato alla professione – come sottolineato da Marino – la possibilità di prescrivere farmaci per il dolore, come succede d’altronde in altri Paesi. Tra gli altri Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. È inaccettabile», a detta dell’esponente del Pd, che ciò non avvenga anche in Italia. Il Senato ha dato inoltre via libera a un ordine del giorno, presentato dai radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, con il quale si potrebbe aprire alla possibilità, finora preclusa, di produrre in Italia farmaci a base di cannabis finora prescrivibili ma acquistabili soltanto grazie all’importazione dall’estero. Il testo sulle cure palliative è stato modificato rispetto a quello che ha ottenuto il via libera della Camera lo scorso 16 settembre, dunque tornera’ nell’Aula di Montecitorio in terza lettura.

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