Salute

L’Europa: pandemia, una bufala?

Dibattito a Strasburgo. «L'industria ha condizionato l'Oms. Il mondo terrorizzato senza motivo»

di Gabriella Meroni

Si è tenuta oggi a Strasburgo un’audizione parlamentare pubblica intitolata “La gestione della pandemia H1N1: è necessaria una maggiore trasparenza?”, a margine della sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce). L’audizione, organizzata dalla Commissione Affari Sociali, Sanità e Famiglia, ha riunito rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e produttori europei di vaccini, oltre che consulenti medici indipendenti, per discutere la questione con i parlamentari.

Ecco un resoconto dell’acceso dibattito (la traduzione è mia, per vedere l’originale clicca qui) in cui non sono stati risparmiati toni accesi e accuse gravi.

Paul Flynn (Gran Bretagna) incaricato dal Consiglio di preparare un rapporto sui vaccini
Il mondo è stato spaventato da gravi minacce alla salute – Sars, influenza aviaria, e ora influenza suina. Ora sappiamo che le paure susiscitate in noi non erano giustificate. Quindi vogliamo sapere in che modo sono prese le decisioni sulle pandemie: su basi scientifiche, evidenze epidemiologiche, o in seguito a condizionamenti di altra natura? Questo è il punto. Nel caso del virus AH1N1 mi chiedo: l’Organizzazione mondiale della sanità ha terrorizzato ancora una volta il mondo senza prove certe?

Wolfgang Wodarg, medico epidemiologo ed ex presidente della  Sottocommissione Sanità del Consiglio d’Europa
Ci è stato detto che questa sarebbe stata «un’influenza che minaccia l’umanità», e che milioni di persone si sarebbero ammalate. Per questo motivo sono stati spesi milioni di dollari in farmaci. Di fatto l’Oms ha avuto potere assoluto nello stabilire i piani di prevenzione, e ha preso tutte le decisioni chiave sulla pandemia. Nel mondo sono stati spesi circa 18 miliardi di dollari per questa minaccia. Lo scorso maggio l’Oms ha modificato la definizione stessa di pandemia, rendendo possibile la trasformazione di una banale influenza in una pandemia mondiale, e permettendo inoltre all’industria farmaceutica di convertire quest’ultima in denaro contante, attraverso contratti rimasti per lo più segreti. Milioni di persone sono state vaccinate senza valide ragioni. Non è neppure chiaro se il vaccino abbia avuto effetto, dal momento che non è stato clinicamente testato. A mio avviso l’Oms ha intrapreso un’azione incomprensibile e ingiustificata sotto il profilo scientifico. Il Consiglio d’Europa dovrebbe avviare un’inchiesta per capire in che modo l’Oms abbia potuto portare a termine una tale pericolosa sciocchezza.

Keiji Kukuda, Oms, consigliere speciale del direttore generale sulla pandemia di influenza
Il mondo ha ancora molto da imparare per migliorare la gestione di eventi di questo tipo, ma occorre anche separare i fatti dalla retorica. Questa è l’occasione giusta per farlo. I virus dell’influenza mutano continuamente nel tempo e sono notoriamente imprevedibili. La storia ci ha mostrato che le pandemie influenzali possono avere effetti molto diversi, ma è impossibile oggi prevedere quali saranno questi effetti allo scoppiare dell’epidemia. Ciò che si osserva all’inizio può essere molto diverso da quello che accadrà alla fine. L’epidemia di spagnola del 1918, che uccise 50 milioni di persone, cominciò con ondate relativamente deboli e in seguito diventò la più grave pandemia della storia. Il nuovo virus AH1N1 si è diffuso con una velocità senza precedenti, raggiungendo 120 nazioni in circa 8 settimane, e oggi è stato registrato praticamente in tutto il mondo. La pandemia di AH1N1 non è uguale a quella dell’influenza stagionale, e non lo è per alcuni aspetti essenziali. Vi sono stati vasti contagi fuori dalla consueta stagione influenzale. Il virus ha provocato un numero sorprendente di casi gravi e di decessi di persone giovani, molte delle quali sono morte di polmonite virale, una forma di polmonite particolarmente aggressiva che di solito non si associa all’influenza stagionale. La pandemia non è finita, ma ad oggi sono stati confermati ufficialmente oltre 14mila decessi nel mondo. Spesso questi dati vengono erroneamente confrontati con i decessi provocati dall’influenza stagionale, ma è come sommare mele a pere. I decessi per influenza stagionale sono basati su modelli statistici, i decessi per l’influenza A sono stati confermati uno per uno da analisi di laboratorio e sicuramente sono un numero minore dei decessi reali. L’Oms prende molto sul serio il suo ruolo di consigliere imparziale. Le politiche anti pandemia e le strategie conseguenti non sono state condizionate impropriamente dall’industria farmaceutica. La collaborazione con una serie di soggetti, anche del settore privato, è necessaria, ma esistono numerose garanzie contro i possibili conflitti di interesse. L’Oms è convinta della validità scientifica delle proprie raccomandazioni. Definire la pandemia «una bufala» significa ignorare la storia recente e la scienza e cercare di banalizzare la morte di oltre 14mila persone e il dramma della malattia vissuto da moltissime altre.

Luc Hessel, European Vaccine Manufacturers-Evm (gruppo interno alla federazione delle industrie farmaceutiche dedicato alla diffusione dell’immunizzazione)
L’Evm respinge l’accusa rivolta ai produttori di vaccini di aver risposto in modo inappropriato all’H1N1. L’industria dei vaccini ha fatto ciò che le era chiesto. Il ruolo dell’industria è quello di produrre vaccini sicuri in tempi rapidi e di onorare le richieste dei governi. Essa si attiene a severe norme sanitarie internazionali e applica rigorose garanzie contro ogni conflitto di interesse. Le decisioni relative al fabbisogno di vaccini possono essere prese soltanto sulla base dei dati più affidabili disponibili in ogni singolo momento. L’industria ha risposto efficacemente e velocemente, riuscendo a consegnare i vaccini ordinati dai vari governi. La nostra industria ha ottemperato alle richieste dell’Oms e dei governi che volevano avere un accesso rapido a una grande quantità di vaccini. È troppo presto per investigare sui profitti totali dell’industria, ma secondo me essa è stata un collaboratore affidabile e responsabile. I vaccini pandemici sono stati correttamente sviluppati e testati, e per la prima volta nella storia sono stati disponibili poco tempo dopo la dichiarazione di pandemia, un successo reso possibile grazie a decenni di ricerche e sviluppo e a 60 anni di esperienza.

Ulrich Keil, direttore del Centro epidemiologico dell’università di Monaco (partner dell’Oms)
Molti scienziati stanno discutendo la decisione dell’Oms di dichiarare la pandemia internazionale. Il virus H1N1 non è nuovo, anzi ci è noto da decenni. La campagna vaccinale contro questo virus è stata bruscamente interrotta quando ci si è resi conto che i suoi effetti erano più deboli del previsto. Io chiedo ufficialmente un ripensamento sulla dichiarazione di pandemia da parte dell’Oms. In Germania circa 10mila decessi sono dovuti all’influenza stagionale, soprattutto tra le persone anziane e fragili. Solo un modesto numero di decessi, ufficialmente 187, possono essere attribuiti al virus H1N1, e su molti di questi gravano seri dubbi. Il direttore generale dell’Oms ha dichiarato la pandemia di H1N1 lo scorso giugno, provocando una serie di iniziative da parte di singole nazioni che erano state preparate alla pandemia dai timori scatenati negli anni scorsi dalla Sars e dall’influenza aviaria. Siamo testimoni di una gigantesca distrazione di risorse per la salute pubblica. I governi e i servizi pubblici stanno sprecando enormi somme di denaro per combattere malattie pandemiche le cui basi scientifiche sono deboli.

Nella foto in homepage, un momento dell’audizione


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