Politica

Nell’Anno della Biodiversità il WWF scende in campo

L’associazione ambientalista già protagonista dell’evento voluto dall’Onu

di Redazione

Nell’Anno della Biodiversità lanciato dall’Onu, il Wwf scende in campo anche in Italia e, da lunedì, fa partire una lunga road map di incontri con le massime istituzioni del nostro Paese, sugli interventi che si dovrebbero adottare. La lunga serie di incontri del Wwf parte lunedì prossimo con un incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «È necessario», spiega il Wwf, «che il nostro Paese compia tutti i passi necessari per confermare e difendere il patrimonio di biodiversità di cui l’Italia detiene il primato europeo». Con questi incontri, spiega ancora l’associazione ambientalista, entra così nel vivo la campagna del Wwf per l’Anno della Biodiversità.
Intanto già il 26 e il 27 gennaio prossimi, a Madrid, si terrà la Conferenza dei paesi europei impegnati nel fissare, entro marzo, il target “biodiversita” per l’Europa per il Post 2010. In particolare, il calendario di scambi istituzionali del Wwf prevede poi colloqui ufficiali tra la delegazione, composta dal Presidente onorario, Fulco Pratesi e dal Presidente Stefano Leoni, con il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, con il rappresentante del Coordinamento delle Regioni, Silvio Greco, appuntamenti fissati già per martedì 26. Intanto anche il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha confermato che fisserà a breve un incontro con il Wwf per confrontarsi approfonditamente sul percorso che dovrà portare, entro il 2010, alla definizione della Strategia nazionale della biodiversità. Già fissati per la prossima settimana anche alcuni appuntamenti con i rappresentanti delle Regioni tra cui il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini con il Presidente Wwf, Stefano Leoni per il 29 gennaio. Questo incontro, sottolinea il Wwf, «assume un’importanza particolare poichè la Regione Toscana è stata la prima e unica amministrazione regionale ad aver preso l’impegno di dotarsi di un proprio Piano di Azione per la Biodiversità. Per la sua redazione è stato avviato nel 2008 uno specifico progetto congiunto Regione Toscana, Direzione Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente e Wwf».
Nel Calendario degli incontri regionali, appena avviato, sono già previsti per mercoledì 27 l’incontro con il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, per la Campania sono previsti il 25 l’incontro con l’assessore all’agricoltura e il 27 con l’assessore all’ambiente, per la Calabria il 27 con gli assessori all’ambiente e all’agricoltura, per la Liguria il 3 febbraio con l’assessore
all’ambiente e all’agricoltura. In occasione dei singoli incontri, il Wwf annuncia che presenterà un pacchetto di proposte istituzionali ed uno speciale Calendario della Biodiversità che evidenzia gli appuntamenti principali che, nel 2010, vedranno il nostro paese impegnato sia al livello nazionale che internazionale su questo tema. In particolare, l’associazione ambientalista propone per l’Italia la definizione di una Strategia Nazionale della Biodiversità, preceduta da un’apposita Conferenza preparatoria, la definizione nell’ordine del giorno del Parlamento di una Legge quadro sulla biodiversità che contempli anche l’istituzione di un apposito Fondo per la biodiversità e la considerazione della biodiversità quale patrimonio facente parte integrante della ricchezza della Nazione.
Il Wwf, inoltre, ricorda che 16 anni ci separano dal 1994 quando il nostro Paese ha ratificato la Convenzione Internazionale sulla Biodiversità (Cbd). «L’Italia», afferma l’associazione ambientalista, «è stato anche il primo Paese europeo ad aderire nel 2004 al Countdown 2010 e nell’aprile 2009, nell’ambito del G8 Ambiente, ha promosso la Carta di Siracusa per la biodiversità». E sul fronte della biodiversità il nostro Paese vanta molti primati.
L’Italia, infatti, sotttolinea ancora il gruppo ambientalista del Wwf, «è il Paese europeo più ricco di biodiversità con 57.468 specie animali (8,6% endemiche) e 12.000 specie floristiche (13.5% endemiche), ma molto di questo patrimonio si sta perdendo». «Attualmente», prosegue, «sono a rischio il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi e l’88% dei pesci di acqua dolce. L’Italia, pur di fronte a questo progressivo depauperamento del patrimonio naturale nazionale, non è tra i 168 Paesi, l’87% delle parti che hanno sottoscritto la Cbd, che si sono dotati di una propria Strategia nazionale per la conservazione della biodiversità».
In Europa, su 27 Paesi membri, solo 5 Paesi, oltre all’Italia anche Cipro, Grecia, Malta e Lussemburgo, non hanno ancora adottato una propria Strategia nazionale per la biodiversità, mentre 6 Paesi sono già alla seconda revisione di questo strumento.


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