Mondo

«Effetto Obama» sul turismo in Africa

Il primo presidente Usa con origini africane e la Coppa del Mondo di calcio stanno attirando turisti nel Continente

di Gabriella Meroni

Il direttore del World Tourism Organisation delle Nazioni Unite (Unwto), Taleb Rifai, ne è certo: «Il modo in cui la gente guarda all’Africa è cambiato». «Oggi il Continente è considerato una meta turistica appetibile dalla maggior parte dei viaggiatori occidentali», ha continuato Rifai, intervistato dalla Bbc a Madrid. La scorsa settimana la Unwto ha reso noti i dati ufficiali del turismo mondiale relativi al 2009, in base ai quali l’Africa è stato l’unico continente che ha visto una crescita negli arrivi di turisti internazionali, che sono aumentati del 5%. Un dato sensazionale, rileva la Bbc, visto che l’anno scorso il turismo globale è calato del 4% a causa della crisi economica e della pandemia di influenza A. Tuttavia, Taleb Rifai ha sottolineato che la «quota turistica» mondiale dell’Africa è rimasta al 5%, ovvero solo 50 milioni di turisti l’hanno scelta come meta per le vacanze su un totale di 900 milioni. Il ministero del Turismo del Kenya ha comunque osservato che il fatto che il padre di Obama fosse kenyota ha portato un numero maggiore di americani a visitare il paese. E l’Associazione viaggi e turismo africana (Atta) conta molto sull’«enorme effetto» sul turismo che potrebbe avere la Coppa del Mondo di calcio in Sudafrica. «La Coppa del Mondo è certamente l’evento più emozionante che si terrà in Africa», ha concluso il direttore di Atta, Nigel Vere Nicoll, «e tutti gli africani, non solo i cittadini del Sudafrica, sono orgogliosi di questo».


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