Economia

Chi compra Bot a rendimento zero? Eccovi spiegato il mistero

di Redazione

Incredibile. Il titolo di risparmio preferito dagli italiani rende zero. Tutti hanno fatto un salto sulla sedia quando sono stati resi noti i rendimenti dei Bot a tre mesi: 0,368% lordo che diventa 0,08% al netto delle imposte e delle commissioni. Cioè uno presta i suoi risparmi allo Stato e riceve ZERO, quando ad agosto 2008 rendevano il 4% lordo. Cosa ancora più incredibile è che i 3,5 miliardi di Bot messi all’asta sono stati tutti sottoscritti, anzi le richieste di sottoscrizione hanno superato i 9 miliardi. I Buoni ordinari del Tesoro sono titoli emessi dallo Stato tramite aste competitive a cui sono ammessi solo gli intermediari autorizzati per finanziare le casse pubbliche. Con i tempi che corrono non è facile trovare investimenti redditizi che contemporaneamente assicurino la restituzione del capitale. Anche negli altri Paesi europei i rendimenti lordi sono bassi, intorno allo 0,5% tranne che per la Grecia dove pagano il 2% a dimostrazione della situazione potenzialmente rischiosa del Paese ellenico.
Ma chi è lo “sprovveduto” che li compra? Semplice: le banche. Infatti ad acquistarli non sono tanto i singoli investitori ma gli istituti di credito che in questo modo mettono al sicuro la loro liquidità comprando un titolo garantito dallo Stato. Ma la vera motivazione è un’altra. Le regole di Basilea 2 consentono alle banche di moltiplicare la leva finanziaria negli investimenti speculativi che hanno come collaterale (garanzia) i titoli di Stato mantenuti in bilancio sino alla scadenza.
Traduzione: le banche acquistano i Bot che mettono a garanzia ottenendo così la possibilità di effettuare investimenti con derivati sull’oro, sugli indici e sulle valute fino a 50 volte il valore dei titoli messi a garanzia. Lo scorso anno Deutsche Bank e Barclays Bank risultavano esposte con una leva superiore a 40, le banche italiane sopra 20. Con le Borse mandate su negli ultimi nove mesi dalle mani forti è una pacchia ed infatti i bilanci delle banche sono stati portati a casa con il trading. Con la sola gestione ordinaria, senza la speculazione, le banche sarebbero in perdita.
Insomma, tutto come ai bei tempi, come se in questi ultimi due anni non fosse successo niente. Se tutto va bene i banchieri si dividono i bonus milionari; se va male li salva lo Stato, cioè noi.

MA LA CRISI NON ERA FINITA?
Nel 2009 persi 100mila posti in Lombardia. Previsione 2010: altri 80mila.


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