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Ancora scontri a Jos, governo invia esercito
Il bilancio delle vittime sale a 150 morti
Il governo nigeriano ha inviato truppe ed esperti di sicurezza nello stato centrale di Plateau per mettere fine ai sanguinosi scontri fra cristiani e musulmani che avrebbero causato almeno 149 morti, spingendo alla fuga migliaia di persone. Le violenze sono scoppiate domenica nella città di Jos e si sono estese ai centri abitati vicini. Nello stato nigeriano di Plateau la popolazione è divisia a metà fra cristiani e musulmani. In simili violenze nel 2008 morirono 200 persone. A Jos è stato imposto un coprifuoco di 24 ore, ma la situazione non si è ancora calmata. Residenti della città hanno riferito che, oltre ai soldati, nelle strade vi sono anche rivoltosi travestiti con uniformi mil«itari. Il governo è determinato a trovare una soluzione permanente alla crisi di Jos», ha promesso il vice presidente Goodluck Jonathan in un comunicato pubblicato oggi sul quotidiano nigeriano Guardian. Jonathan ha assunto da due settimane la guida ad interim del Paese, al posto del presidente Umaru Yar’Adua, ricoverato da novembre in Arabia Saudita per problemi cardiaci.
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