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La Gregoraci testimonial del ddl pro-autologa

Conserverà il cordone di "Flavio jr" e lancia una campagna per l'equiparazione delle leggi italiane a quelle europee

di Sara De Carli

Una delle prime fu, nel 2006, Letizia delle Asturie. Poi vennero Federica Panicucci e Ambra Angiolini, Stefania Rocca e Justine Mattera. Adesso anche Elisabetta Gregoraci, moglie di Flavio Briatore, si aggiunge alla lista: «Ho deciso che farò conservare, in una clinica in Germania, le cellule staminali estratte dal cordone ombelicale di mio figlio», svela ai giornali di gossip.

«Una sorta di assicurazione per la vita del mio bimbo, da utilizzare se mai un giorno avrà problemi di salute. Purtroppo non posso effettuare questa pratica in Italia perché non è prevista dal nostro sistema».

La Gregoraci, però, intende fare di più: una «lotta a favore di tutte le mamme», così almeno la presenta il lancio del settimanale “Chi”. «A marzo sarò testimonial, insieme alle due senatrici Dorina Bianchi e Maria Ida Germontani, per la presentazione del disegno legge volto a legalizzare la conservazione delle cellule anche nel nostro Paese. So che è una pratica costosa. Ma lavoreremo anche per tentare di diminuire i cost». 

Poco tempo fa però su Diva e donna la Gregoraci non sembrava proprio dell’idea di fare una battaglia per tutti. Diceva infatti: «Conserverò il cordone ombelicale di mio figlio e lancio un appello a tutte le partorienti: donatelo. Alle future mamme dico: comunque donate il cordone, anche se nelle strutture pubbliche italiane non si può fare per il proprio. Malattie come leucemia e diabete si guariscono con l’uso e il reimpianto delle staminali. È semplicissimo e indolore. Perché non fare questo gesto che in futuro potrà salvare una vita?».


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