Cultura

Malesia: dibattito su Allah, il governo si schiera

Decisione che appoggia parzialmente le ragioni dei musulmani

di Gabriella Meroni

Un’apertura, non una resa. Sembra questa la posizione del governo della Malaysia nella diatriba sull’uso de termine Allah per indicare anche il Dio cristiano. Nazri Azi, membro senior del governo di Najib Razak, ha detto oggi che il verdetto a favore del settimanale cristiano The Herald dovrebbe essere valido solo negli stati di Penang, Sabah e Sarawak, ma non negli altri 10 stati della federazione.

«Questo perché gli altri stati hanno promulgato leggi sull’Islam proibendo l’uso della parola per i non musulmani», ha detto Nazri, ministro per le questioni legali e parlamentari. Il governo ha comunque confermato di aver impugnato il verdetto del 31 dicembre scorso. I tre stati menzionati da Nazri presentano consistenti comunità cristiane. A Sabah e Sarawak, situati nell’isola del Borneo, i cristiani rappresentano il 47 per cento della popolazione e sono il gruppo religioso più grande. Il resto della popolazione è diviso tra tribù animiste e musulmani. Situato a nordovest della penisola, Penang è invece l’unico Stato della federazione dove l’etnia malay non è la maggioranza. A Penang il 42 per cento della popolazione è di etnia cinese, il 40 malay e l’11 indiana. I cinesi sono, di solito, cristiani o buddhisti mentre i malay, come stipulato dalla Costituzione, non possono che essere musulmani. Gli indiani seguano la religione indù. Ci sono anche piccole percentuali di altre etnie.

La disputa sul termine Allah è esplosa nell’ottobre del 2007, quando il governo ha vietato all’Herald di pubblicare in malay, vista l’intenzione del periodico di continuare a usare il termine Allah per indicare Dio. Il divieto del governo ha portato a una battaglia legale, poi vinta dal periodico. I postumi del verdetto hanno portato ad attacchi contro diverse chiese. The Herald è il settimanale dell’Arcidiocesi di Kuala Lumpur e pubblica in malay sin dal 1995, traducendo il nome Dio con Allah, come accade nella Bibbia in lingua araba.

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