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Forum famiglie: no al “cash and carry”

La posizione del Forum delle associaizoni familiari: «Piuttosto si accompagnino le coppie in difficoltà»

di Redazione

Torna la proposta di ridurre il tempo della pausa di riflessione tra separazione e divorzio, un tempo già sceso da 5 a 3 anni e che ora, da più parti dello schieramento politico, si vorrebbe ridurre ad un anno o addirittura a sei mesi.
«Nella sostanza si vuole un divorzio cash and carry, trasformando sempre più la separazione legale a semplice e scomoda anticamera dello scioglimento del vincolo» commenta Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari.
«Oggi come negli anni passati ribadiamo il nostro “no” a scelte di questo genere.  Non si tratta, ovviamente, di mettere i bastoni tra le ruote alle coppie che vogliono dividersi definitivamente o, addirittura, di assumere un ruolo punitivo nei loro confronti.
Nel massimo della comprensione per la sofferenza che accompagna la rottura di un progetto di vita, crediamo che il valore sociale è la stabilità matrimoniale che inevitabilmente va in rotta di collisione con un concetto “liquido” del matrimonio  e delle responsabilità assunte nei confronti della società. La privatizzazione delle relazioni familiari è il vero rischio che sta correndo la nostra società: è evidente che le scelte personali sono e restano tali, ma è altrettanto evidente, oltre che  costituzionale, che esse hanno implicazioni di primaria importanza per la società».


«Chiediamo quindi che il Parlamento, se di divorzio si deve occupare, non tenti di introdurre percorsi di “facilitazione” alla  rottura dei legami» conclude Belletti «ma costruisca finalmente una rete di servizi di protezione e prevenzione che abbia come obbiettivo l’aiuto alle coppie in difficoltà a proseguire il loro cammino di famiglia».


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