Nonostante i pesanti tagli operati?
?da Giulio Tremonti sui fondi della Cooperazione italiana allo sviluppo, i progetti italiani a Goma nella Repubblica Democratica del Congo «devono assolutamente continuare» a detta di Margherita Boniver, inviato speciale del ministro Frattini, appena rientrata da quello che lei stessa ha definito «un inferno in terra». «Fino ad ora siamo riusciti a strappare un fondo di un milione e mezzo di euro per le emergenze della Cooperazione italiana, che è stata letteralmente falcidiata dalla Finanziaria 2010. Dobbiamo continuare ad essere presenti qui con il nostro know how, soprattutto a difesa dei più deboli», ha aggiunto la Boniver, che si è detta disposta a fare di tutto affinché aumentino le risorse della cooperazione italiana in Africa.
7 Paesi africani in 7 giorni…
?Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini ha voluto rafforzare le iniziative di cooperazione con Mauritania, Mali, Etiopia, Kenya, Uganda, Egitto e Tunisia, i paesi visitati durante il tour iniziato lunedì 11 gennaio. In Mauritania, Frattini ha incontrato il presidente Mohamed Ould Abdel Aziz, il ministro degli Esteri e quello della Cooperazione, firmando una serie di accordi di cooperazione per un totale di 4,5 milioni di euro. «La maggior parte dei fondi andrà in aiuti al bilancio e la restante in attività di formazione», ha spiegato Elisabetta Belloni, a capo della Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo della Farnesina, sottolineando come vi sia l’intenzione di coinvolgere fortemente le autorità locali in attività di microcredito, di sicurezza alimentare, lotta alla malnutrizione e sviluppo agricolo locale.
250mila euro di beni di prima necessità?
?A tanto ammonta il carico di un trasporto umanitario d’emergenza predisposto mercoledì 13 gennaio dalla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri per soccorrere le popolazioni dell’Albania settentrionale colpite da alluvioni in quest’inizio di 2010. Il convoglio di Tir della Cooperazione italiana con a bordo 40 tonnellate di coperte, tende familiari, set da cucina, teli in plastica, contenitori per l’acqua potabile, generatori elettrici, gommoni e biscotti energetici, si è imbarcato da Bari raggiungendo, giovedì 14 gennaio, la città di Lezha, uno dei centri più colpiti dall’alluvione con migliaia di sfollati.
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