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Legge anti-fumo: pochi hanno perso il vizio

Il ministero della Salute pubblica un dossier sui 5 anni della L.n.3 del 2003. Bilancio positivo per la protezione dei fumatori passivi. Ma gli attivi non recedono

di Benedetta Verrini

La legge 3/2003, “Tutela della salute dei non fumatori”, compie 5 anni. il Ministero della Salute ne traccia un bilancio definito “positivo soprattutto in riferimento alla protezione dall’esposizione al fumo passivo”.
Le ultime statistiche segnalano, però, che il fronte dei fumatori, nonostante i numerosi messaggi di prevenzione e sensibilizzazione ai danni del fumo, sono addirittura aumentati. Nel 2009, infatti, secondo i dati ISTAT (che fanno riferimento a oltre 60 mila interviste a persone con età superiore ai 14 anni), la percentuale dei fumatori è salita al 23%, dopo 5 anni di valori stabili intorno al 22%.

Nel 2003, prima della legge 3/2003, la prevalenza era del 23,8%. Chi fuma, insomma, è rimasto sulle sue posizioni. L’aumento maggiore ha riguardato i giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni, dove si è raggiunta la percentuale del 31,4%. In più leggero aumento è, invece, la prevalenza tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che raggiunge il 21,7%.

Dall’elaborazione dei dati dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), nel corso del 2009 le vendite di sigarette si sono comunque ridotte del 2,2%, corrispondente a 140 milioni di pacchetti venduti in meno (oltre 1 pacchetto in meno al mese acquistato da ciascun fumatore). Per la prima volta dal 1997, le vendite sono scese sotto la soglia dei 90 milioni di kg. La diminuzione delle vendite di sigarette è pari a circa il 9% in meno rispetto al 2004.

“Per quanto riguarda il rispetto della legge, la popolazione si è dimostrata generalmente favorevole al provvedimento e consapevole della sua importanza per la salute pubblica. Ed i dati indicano un buon livello di osservanza in tutto il paese”, sottolinea il ministero.

Su mandato del Ministro della Salute, i Carabinieri per la Sanità – NAS, nel 2009 hanno effettuato 2.551 ispezioni a campione su tutto il territorio nazionale presso diverse tipologie di locali (stazioni ferroviarie, ospedali, ambulatori, musei e biblioteche, aeroporti, uffici postali, e sale scommesse, discoteche, pub e pizzerie) in cui si applica il divieto di fumo, evidenziando il sostanziale rispetto della norma. Sono state contestate complessivamente 234 infrazioni (9,2%): 91 a persone che fumavano dove vietato (3.6%) e 143 per mancata o errata affissione del cartello di divieto o per presenza di locali per fumatori non a norma (5.6%).

Per approfondire: Rapporto 2009 sulle attività per la prevenzione del tabagismo – area tematica “Stili di vita – Guadagnare salute”


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