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Torna il dibattito sul divorzio breve

La Commissione Giustizia avvia oggi l'esame di tre proposte

di Redazione

Parte oggi in Commissione Giustizia alla Camera l’esame dei tre progetti di legge depositati per accorciare il tempo minimo che deve intercorrere tra la separazione e la richiesta di divorzio, tema più noto come «divorzio breve», già bocciato sei anni fa dal Parlamento.

Le tre proposte vengono da Maurizio Paniz (Pdl sponda Forza Italia, proposta numero 749), Marcello De Angelis (Pdl ma sponda An, numero 1556) e Sesa Amici (Pd, numero 2325).

Tutte e tre propongono una modifica all’articolo 3 della legge sul divorzio, la 898 del 1 dicembre 1970. La prospettiva è così espressa da De Angelis: «Se dunque è certo che il divorzio si pone solo come rimedio specifico al fallimento di singole vicende di vita, e non come un proposito di attentato sociale alla stabilità dell’istituto matrimoniale, occorre di conseguenza che non siano aggravate le situazioni personali nelle quali vengono a trovarsi coloro che, a volte anche non certo per propria scelta, sono nella condizione di dover intraprendere questo difficile cammino».

Le differenze tra le proposte, tutte affidate al relatore Paniz, sono sui nuovi tempi suggeriti. De Angelis propone sei mesi se non ci sono figli o se i figli hanno più di 14 anni, un anno se i figli hanno tra 0 e 14 anni di età; Paniz parla di un anno nelle separazioni consensuali dei coniugi in assenza di prole minorenne, mentre in tutti gli altri casi restano i tre anni; la Amici semplicemente porta da tre a un anno, senza distinzioni.


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