Economia

Il Prosecco ricicla il tappo

Tappoachi? è il progetto di raccolta dei tappi di sughero nella terra del Prosecco, nel Territorio della Sinistra Piave.

di Redazione

Il progetto promosso da Rilegno (il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia) è finalizzato alla raccolta e al recupero dei tappi di sughero, un materiale molto prezioso che spesso viene erroneamente conferito all’interno del rifiuto secco.
Il Consorzio Rilegno, CIT e Savno hanno concordato l’attivazione di una sperimentazione della durata di un anno nel territorio del TV1, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, avvenuta il 3 dicembre presso la Cantina Produttori di San Giovanni (provincia di Treviso), insieme a Amorim Cork e al Comune di Valdobbiadene.
 
Quest’ultimo, con i suoi 10.825 abitanti e la rinomata produzione del vino Prosecco, è stato infatti individuato come Area Test ideale per la presenza sul territorio comunale di numerosi wine bar, enoteche e ristoranti.
 
Savno sarà partner tecnico dell’iniziativa di raccolta dei tappi in sughero, e i principali attori coinvolti saranno proprio gli esercenti di bar, enoteche e ristoranti, che verranno contattati direttamente dal braccio operativo di CIT per la spiegazione del progetto e la compilazione del modulo di adesione.
 
Alle attività aderenti verrà consegnato un kit per la promozione e la raccolta del sughero composto da sacchi in juta, bidoni e materiale informativo, tutto ‘targato’ tappoachi?.
Anche i cittadini potranno contribuire insieme alle attività produttive alla buona riuscita del progetto, raccogliendo i tappi e portandoli presso l’ecocentro, l’ecosportello e il Municipio di Valdobbiadene.
Al termine della fase operativa sperimentale, CIT Savno e Rilegno valuteranno eventuali modalità di estensione del servizio su tutto il territorio della Sinistra Piave, che, proprio per la coltivazione della vite e la produzione del vino, ben si presta al successo del progetto.
 
“Anche l’imballaggio di sughero, come le altre tipologie di imballaggi di legno, è riciclabile al 100% – dichiara il Direttore di Rilegno, Marco Gasperoni – per questo è importante poter dare una seconda vita alla materia prima sughero. Il progetto tappoachi? per la raccolta diffusa sul territorio dei tappi di sughero usati è un passo che ci consentirà di aumentare progressivamente anche il riciclo di questo nobile materiale. Del resto Rilegno è il consorzio di riferimento per il recupero e il riciclo degli imballaggi a matrice legnosa, e appartiene al sistema Conai: tappoachi? potrebbe diventare un importante tassello nel grande mare del riciclo del legno, che nel 2008 grazie al coordinamento di Rilegno ha toccato quota 1.680.000 tonnellate recuperate sul territorio nazionale”
 
“La raccolta ed il successivo riciclo dei tappi in sughero ben si fondono in un territorio come il nostro nel quale vite e vino sono riconosciuti a livello mondiale – ha spiegato il Presidente del CIT Gianpaolo Vallardi. Questa iniziativa insieme alle altre promosse dal Consorzio, quale ad esempio la realizzazione di  impianti fotovoltaici nei Comuni consorziati per incentivare il risparmio energetico, conferma la convinzione del CIT che qualsiasi rifiuto può diventare una risorsa, trasformandosi in nuova materia prima. Ora l’impegno futuro del Consorzio è quello di proseguire su questa strada incrementando sempre di più la sensibilizzazione dei cittadini, ai quali va il merito dei successi finora ottenuti”.
 
“Essere stati individuati come soggetto di riferimento da parte di Rilegno per testare in Italia la prima raccolta organizzata del tappo in sughero ci riempie d’orgoglio. Dopo pochi anni di attività la nostra azienda ha saputo strutturarsi in modo tale da riuscire a pianificare ogni tipo di raccolta differenziata sul territorio. Senza contare la bravura delle nostre genti, che hanno permesso alla Provincia di Treviso di essere riconosciuta a livello internazionale per le eccellenti percentuali di raccolta differenziata. Per questo siamo certi che l’iniziativa di Rilegno avrà grande successo e che potrà essere estesa entro un anno anche al rimanente territorio del Bacino” ha commentato il presidente di Savno Riccardo Szumski.
 
“Recentemente sono stato in Spagna dove c’è stato un incontro tra i rappresentanti dell’associazione “Città del vino europee”, ha raccontato il Sindaco di Valdobbiadene Bernardino Zambon. In questa occasione si è deciso di proclamare il 2010 anno europeo dell’enoturismo, nel cui ambito verrà dato spazio alle iniziative green. Il progetto di raccolta dei tappi in questo senso ben si colloca all’interno dell’iniziativa europea. Siamo pertanto grati a Savno e agli altri soggetti con cui abbiamo firmato il protocollo d’intesa e ci impegnamo a far divenire la raccolta differenziata del tappo in sughero una consolidata abitudine”.
 
Il sughero raccolto in modo differenziato nel corso dell’iniziativa Tappoachi? verrà avviato al recupero grazie alla fattiva collaborazione del Gruppo Amorim, azienda leader internazionale per la lavorazione del sughero, la cui sede operativa italiana si trova proprio in provincia di Treviso.
“Amorim Cork è nel mondo la prima azienda che ha attivato il riciclo dei tappi in sughero. In America, Australia e in paesi Europei come per esempio il Portogallo la pratica del riciclo del sughero è ormai da tempo consolidata ed era ora che anche l’Italia si attivasse in modo organizzato questa direzione, ha spiegato Carlos Santos, direttore generale di Amorim Cork Italia. Il sughero che verrà raccolto tramite il progetto tappoachi? verrà innanzitutto smistato e separato da materiali estranei quali plastica, carta o metallo. Successivamente il materiale verrà macinato e compresso e trasportato negli stabilimenti del Portogallo, dove verrà rimacinato e lavorato per poter essere riciclato”.
Con la lavorazione del materiale si potranno quindi ottenere pannelli per isolamento, oggetti artistici, scarpe e calzature e materiali per l’edilizia.
 
I proventi ricavati dalla raccolta dei tappi di sughero attraverso il progetto tappoachi? verranno devoluti per il finanziamento di iniziative con finalità sociale, individuate d’intesa tra i sottoscrittori del protocollo dopo la verifica della fase sperimentale di raccolta.
 
 

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA