Non profit

Storia del console ex smemorato

A Ferrara questa sera proiezione di Scordati, corto sul recupero dopo un trauma cranico

di Sara De Carli

Il 17 aprile 1995 Roberto S., viceconsole italiano in Sudafrica, ebbe un terribile incidente d’auto, a Johannesburg. Per 22 giorni visse in uno stato di completa confusione, poi rientrò in Italia e iniziò un difficile e lungo percorso per il recupero delle propre capacità motorie e poi della propria memoria. Dopo tre anni, Roberto riprese a lavorare. Dopo quindici anni, Roberto ha voluto raccontare la sua esperienza in un film. Si chiama Scordati e verrà presentato questa sera a Ferrara (sala Estense, piazza del Municipio, ore 21). La regia è di un gruppo di giovanissimi registi, uniti in quello che hanno voluto chiamare Progetto Funes, dal nome di Ireneo Funes, protagonista del libro di Borges Funes, o della memoria. Il cortometraggio diventa una vera e propria terapia.

 

Così Roberto spiega il suo desiderio di fare un film a partire dalla sua esperienza: «Decisi l’idea del diario e del cortometraggio durante la “Giornata del Trauma cranico. L’integrazione è un’arte, l’arte per vivere” che si svolse a Ferrara il 19 aprile 2008. Il convegno era composto di varie sezioni mediche, scientifiche ed artistiche. Partecipavano persone con esiti di grave lesione cerebrale, familiari, amici, medici, psicologi, fisioterapisti, logopedisti, infermieri, educatori professionali, terapisti occupazionali. Furono presentati vari casi di interventi terapeutici attraverso il prodotto artistico (musicoterapia, teatro, video) ed ebbi così l’idea di scrivere il diario delle mia vicenda e di produrne un corto.

Andai due volte in Sud Africa per la prima volta dopo l’incidente del 1995, scrissi il corto, lo tradussi in inglese e francese, lo presentai durante una serata organizzata a Bologna. Contestualmente ho realizzato una sceneggiatura per una produzione cinematografica o per uno sceneggiato televisivo, sulla base dei pareri di artisti ed esperti del settore che hanno espresso l’interesse per la storia avvenuta in Sud Africa nel momento storico della fine dell’apartheid».

In allegato il memoriale di Roberto S sul giorno dell’incidente.


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