Mondo

Vertice franco-africano: Mugabe divide l’Ue

Domani si apre il vertice franco-africano, ma la presenza del presidente dello Zimbabwe fa aumentare il solco fra Francia e Gran Bretagna

di Emanuela Citterio

Da una parte la Francia dall’altra la Gran Bretagna. Domani si apre a Parigi il vertice franco- africano, che in questi mesi è stato oggetto di forti polemiche all’interno dell’Unione europea e soprattutto di un braccio di ferro tra il governo di Chirach e quello di Blaire. A sollevare il polverone è la presenza di Robert Mugabe, atteso per oggi a Parigi. Le sanzioni dell’Unione europea nei confronti del governo dello Zimbabwe – dopo la riforma agraria basata sulla ridistribuzione delle terre espropriate ai proprietari terrieri bianchi di origine europea – prevede il divieto di ingresso in territorio europeo per Mugabe e gli altri membri del governo, oltre al congelamento dei beni dei dignitari zimbabwani. Il braccio di ferro all’interno della Ue fra la corrente anti-Mugabe e quella capeggiata dalla Francia si è conclusa con una deroga alle sanzioni che permette l’ingresso in Europa di membri del governo dello Zimbabwe valutata volta per volta in occasioni di vertici internazionali. Un lancio di oggi dell’agenzia Misna ricorda che l’ncontro tra Unione Europea e Acp (il gruppo che rappresenta 71 Paesi in via di sviluppo d?Africa, Caraibi e Pacifico), in programma a fine novembre 2002 a Bruxelles, saltò all’ultimo momento proprio a causa delle differenze emerse tra i Paesi africani e quelli europei rispetto alla situazione interna zimbabwana. Un ostacolo che la Francia ha fatto di tutto per rimuovere in occasione di questo summit, che si terrà regolarmente il 20 e il 21 di febbraio prossimi a Parigi.


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