Volontariato

Quanti immigrati prima della legge?

Il numero di stranieri in Italia a tre mesi dalla nuova regolazione

di Redazione

Ministero dell?Interno: gli stranieri in Italia. Quanti sono, da quali Paesi arrivano, che attività svolgono, come si sta evolvendo l?integrazione, quanti sono gli irregolari. Questi i principali aspetti del fenomeno immigrazione messi a fuoco dalla relazione svolta da un gruppo di lavoro del dicastero guidato da Giorgio Napolitano ?sulla presenza straniera in Italia e sulle situazioni di irregolarità?, cui hanno collaborato Istat, Caritas e Fondazione Cariplo-Ismu. Nasce dall?impegno assunto dal Governo, con l?approvazione in Senato, lo scorso febbraio, di un ordine del giorno (n.100) di riferire sulla situazione degli stranieri in Italia a tre mesi dall?approvazione della nuova regolamentazione del settore (legge n.40 del ?98), la relazione elaborata dal ministero dell?Interno in collaborazione con Istat e Caritas (con riferimento ai dati della fondazione Cariplo-Ismu), trasmessa al Parlamento lo scorso giugno. Secondo i dati elaborati dall?Istat, gli stranieri residenti in Italia al primo gennaio ?97 erano 885.000, mentre i permessi di soggiorno validi risultavano 986.000 (le cifre non combaciano perché non tutti i cittadini in regola si iscrivono all?anagrafe del comune di residenza). Una cifra che rende conto della popolazione adulta, ma non dei minori che rappresentano il 14 per cento della popolazione residente. Sono 126.000, di cui circa 11.000 nati in Italia (è la prima volta che si ha a disposizione un dato certo su questa fascia di popolazione). Per lo più si tratta di persone provenienti dal Marocco, dalla ex Jugoslavia, dall?Albania, dalle Filippine che si stabiliscono soprattutto al nord e al centro della penisola. Con 186.000 e 174.000 presenze, Lombardia e Lazio risultano le regioni con la più alta densità di immigrati. E anche i loro capoluoghi che, nel complesso, ospitano 225.000 stranieri, pari al 29 per cento del totale nazionale. I motivi della loro presenza in Italia sono sempre più legati al lavoro, mentre in passato i permessi di soggiorno erano rilasciati soprattutto per ragioni di ricongiungimento familiare. Fin qui l?universo legale. Cui si affianca quello, difficilmente quantificabile, degli ?irregolari? che non vanno confusi con quanti si sono introdotti clandestinamente nel nostro Paese, cioè eludendo qualsiasi controllo. Nella relazione vengono definiti ?irregolari?: coloro che, entrati con regolare visto d?ingresso, non hanno chiesto entro 8 giorni il permesso di soggiorno; quelli che una volta scaduto il permesso di soggiorno non lo hanno rinnovato; quelli che non hanno ottenuto il rinnovo del documento per mancanza dei requisiti; gli stranieri a cui il permesso è stato revocato e, infine, le persone che hanno chiesto asilo, gli è stato negato lo status di rifugiato e non hanno lasciato il nostro Paese. Situazioni che, tra il ?90 e il ?97, hanno portato a 334.533 intimazioni di espulsione, che, per 42.997 cittadini extracomunitari, si sono trasformate in esecuzione del provvedimento. Si stima che oggi gli irregolari siano circa 250.000. Una cifra che dovrebbe diminuire costantemente, grazie alle possibilità offerte dalla nuova legge che dovrebbero spingere gli stranieri a rientrare nella piena legalità.


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