Economia

L’Europa va in soccorso delle imprese

Il Parlamento Europeo ha varato un progetto di microfinanziamenti per un totale di 100 milioni in 4 anni per agevolare l’accesso al credito delle Pmi

di Lorenzo Alvaro

Microfinanziamenti ad accesso preferenziale per la creazione di imprese. Questo l’innovativo progetto di sostegno all’occupazione promosso dal Parlamento europeo che chiede che i 100 milioni di euro stanziati per i prossimi 4 anni non siano sottratti a programmi esistenti.
Il Parlamento Europeo, con 516 voti favorevoli, 82 contrari e 4 astensioni, ha deliberato la creazione di un nuovo strumento volto ad agevolare l’accesso e le possibilità di ricorso ai microfinanziamenti per la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e di attività autonome, soprattutto da parte di chi ha perso il lavoro a causa della crisi.
Per i deputati europei con “microcredito” bisogna intendere prestiti inferiori a 25.000 euro e per “microimpresa” bisogna considerare «un’impresa che occupa meno di 10 persone, comprese le attività a titolo individuale, e il cui fatturato annuo e/o totale di bilancio non supera 2 milioni di euro».
Potranno beneficiare di tale aiuto anche le attività a titolo individuale, e il cui fatturato annuo e/o totale di bilancio non supera 2 milioni di euro.Tale strumento intende offrire la possibilità di un nuovo inizio ai disoccupati e aprire la strada all’imprenditorialità per alcuni dei gruppi più svantaggiati in Europa che hanno difficoltà ad accedere al mercato del credito di tipo convenzionale. Più in particolare, lo scopo di “Progress” è di portare in tempi ragionevoli l’accessibilità e la disponibilità di microfinanziamenti a un livello sufficiente, in modo da rispondere all’elevata domanda di chi in questo periodo di crisi ne ha più bisogno. Beneficiari prioritari del sostegno comunitario sono anche le microimprese, in particolare quelle dell’economia sociale o che occupano persone svantaggiate.
Per garantire che lo strumento possa essere attivato sin dall’inizio del 2010, il Parlamento propone di stanziare 25 milioni di euro nel Bilancio 2010. Per il finanziamento dei tre rimanenti anni, al momento, non vi è accordo tra il parlamento e il Consiglio.



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