Cultura

Un viaggio nella memoria fra inchiesta e romanzo

di Redazione

«Questo libro dà spazio a chi ha dato voce al meglio di questo Paese, raccontandolo e difendendolo, un Paese che sembra aver perso quella voce. Ma queste parole scritte da Benedetta Tobagi permettono di accorgerci che in molti di noi batte ancora forte il loro cuore»: così si conclude la recensione di Roberto Saviano, su Repubblica del 2 novembre, a Come mi batte forte il tuo cuore (Einaudi, 2009), di Benedetta Tobagi, figlia di Walter Tobagi, il giornalista del Corriere della Sera ucciso a 33 anni, il 28 maggio 1980. Un libro del tutto particolare, con il taglio cinematografico di un viaggio nella memoria personale di una figlia che cerca, nelle carte, nei ricordi, nelle voci, le tracce di un padre negato dalla violenza del terrorismo. Un padre eroe, mitizzato dopo la morte, ma non restituito a lei, la figlia, nella sua interezza umana, nei suoi pregi, nei suoi difetti.
Benedetta Tobagi costruisce con sapiente delicatezza e scrittura coinvolgente un libro che non è un saggio e neppure un romanzo, ma un documento di grande impatto emotivo e culturale, che ci riguarda da vicino. Uno sguardo diverso, quello di una figlia, rispetto alle analisi sociologiche o alla storia degli anni più difficili della Repubblica. È un percorso a ritroso, fino a riscoprire l’affetto, la tenerezza, le parole dell’infanzia. Ma è anche un’inchiesta a tutto campo, capace di trovare perfino percorsi di indagine inesplorati, come la presenza del volantino di rivendicazione dell’uccisione di Walter Tobagi fra le carte di Licio Gelli, l’ideatore della loggia deviata P2. E sullo sfondo la vicenda tormentata del giornalismo italiano e del Corriere della Sera in particolare, al cui interno il padre di Benedetta stava facendo una veloce carriera, fra invidie e silenzi. E poi, soprattutto, un libro che si legge d’un fiato.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.