Mondo

I vescovi: “Congo lacerato da smisurati interessi economici”

In una lunga denuncia, i presuli della Chiesa cattolica congolese descrivono la gravità del conflitto in atto. E puntano il dito contro gli interessi dei Paesi occidentali

di Benedetta Verrini

“Quando è troppo è troppo”. Così i vescovi della Chiesa cattolica del Congo, di fronte alle violenze che da anni esasperano la popolazione, hanno scritto un lungo messaggio di richiamo ai politici coinvolti nelle trattative di normalizzazione del Paese. Un lungo articolo di Massimo Zaurrini, sul sito dell’agenzia Misna (www.misna.org) spiega i contenuti del documento. “Non smetteremo mai di richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione in cui è costretta a vivere la popolazione congolese” si legge nel messaggio. “Abbiamo salutato con ottimismo prima il ‘dialogo intracongolese di Sun City’, poi il cosiddetto ‘accordo globale e inclusivo’ di Pretoria. Ma entrambi questi documenti sono rimasti lettera morta”. I vescovi accusano le parti in causa di aver colpevolmente tergiversato: “Il divario tra la parola data e l’attuazione di quanto promesso testimonia la crudele mancanza di volontà nel raggiungimento del bene comune. Fanno e disfano alleanze a seconda dei loro umori o per puri interessi egoistici. Dicono una cosa e fanno il contrario. Lanciano proclami di pace ma continuano a servire la causa della guerra”. Nel messaggio, ancora, i vescovi sottolineano le gravi responsabilità delle nazioni occidentali nella lacerazione del Paese. La denuncia, ovviamente, riguarda gli enormi interessi economici per le ricchezze minerarie della regione del Kivu. La dignità umana viene “calpestata in nome di appetiti smisurati e di grandi profitti economici” dicono. “Le guerre che sconvolgono il nostro Paese sono guerre economiche. La ricchezza del sottosuolo congolese è contesa da potenti che alimentano le tensioni e le divisioni per impossessarsi di tanta ricchezza. Un quadro denunciato anche dalle Nazioni Unite e che vede coinvolti molti Paese occidentali che saccheggiano sistematicamente le ricchezze del nostro Paese direttamente o per interposta persona”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA