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Adozioni internazionali: via libera al decreto costi

Sranno caricati da oggi, sul sito della Commissione adozioni internazionali, i nuovi tetti di spesa. Da 4.500 a 13mila euro: ecco i minimi e i massimi

di Benedetta Verrini

La Commissione adozioni internazionali si è riunita ieri, dopo aver raccolto relazioni e tabelle da tutti gli enti autorizzati, e ha approvato il ?documento costi? delle adozioni. Come si era già anticipato, in base a questo decreto sarà fissato, nel segno della più ampia trasparenza, il tetto massimo di spesa per l?iter adottivo a cui dovranno attenersi i 63 enti accreditati su 45 paesi. “Abbiamo disposto che vengano diffuse su Internet, ad uso delle coppie, tutte le voci di costo specifiche” spiega Melita Cavallo, la presidente della Commissione. “Saranno definite per ente e per Paese, suddivise per costi italiani ed esteri e per servizi erogati. Il testo della delibera è in fase di definizione e sarà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Comporterà anche un aggiornamento delle Linee guida degli enti autorizzati”. Gli esperti dei servizi informatici della Commissione stanno ora studiando come inserire sul sito internet della Cai (www.commissioneadozioni.it) le tabelle-costi di ciascun ente: probabilmente appariranno nella sezione “novità”, oppure avranno un apposito bottone sulla homepage, chiamato “Costi” . I potenziali genitori adottivi potranno avere chiaro il costo delle varie fasi dell?adozione, ?dalla qualità e quantità dei servizi offerti in Italia e all?estero al tipo di offerta di accompagnamento, più stabile oppure diluita nel tempo?, spiega Carmela Cavallo, presidente del Cai. Si andrà da un minimo di 4.500 euro (pari a 9 milioni di lire circa) a un massimo di 13mila euro (pari a circa 25 milioni di vecchie lire). Una media di 7mila euro esclusi i viaggi e la permanenza nei paesi esteri.


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