Dopo la bioetica, la biopolitica e il biodiritto, sotto l’albero quest’anno spunta la bio-csr. La Swiss Stem Cells Bank di Lugano, infatti, regalerà a cinque mamme un kit per la conservazione delle staminali da cordone ombelicale. A individuare le cinque neomamme saranno altrettante organizzazioni non profit attive a diverso titolo sull’area minori e famiglia: quattro sono ticinesi ma una è romana, Vita di donna, associazione che cura una help line e un ambulatorio sulla salute femminile, dalla pillola del giorno dopo ai consigli per l’allattamento. Il criterio scelto? L’impossibilità economica a pagarsi di tasca propria i 2.200 euro per la conservazione del cordone per uso autologo («ed è proprio una sorpresa, perché chi ha difficoltà economiche neanche ci pensa a questa possibilità», spiegano al telefono) ma anche l’avere più figli, «così si moltiplicano le possibilità di utilizzo del cordone». Stessa scelta, non in versione natalizia ma scritta nero su bianco nel codice etico, l’ha fatta la Biocell di Busto Arsizio, che nella sua attività di conservazione di campioni di liquido amniotico, imbancati per 980 euro, prevede una quota gratuita per le mamme meno abbienti. Infine, il 23 gennaio 2010 si terrà a Roma al Laboratorio Genoma un incontro sulle applicazioni cliniche della diagnosi preimpianto: per le prime 60 pazienti che si iscriveranno attraverso il portale dell’associazione Cerco un bimbo, la consulenza è gratis. (S.D.C.)
