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Forum panafricano: ecco il documento finale
Regolare gli istituti, proteggere i minori, sostenere le madri col microcredito: tutte le raccomandazioni del vertice appena concluso in Burkina Faso
Regolamentazione degli istituti di accoglienza dei minori, microcredito per le madri adolescenti come strumento di prevenzione dell’abbandono, miglioramento e armonizzazione delle leggi nazionali in tema di protezione dell’infanzia, una ricerca sulle adozioni e l’affido nella regione dell’Africa occidentale e una riflessione sullo stato dei bambini Hiv positivi o disabili: sono alcune delle raccomandazioni del documento conclusivo del Forum panafricano sulle adozioni che si è concluso in Burkina Faso il 9 dicembre scorso.
Fortemente sostenuto dalla Commissione Adozioni Italiana – in rappresentanza della quale erano presenti il presidente Carlo Giovanardi e la vicepresidente Daniela Bacchetta, oltre a una delegazione di enti e operatori italiani – il Forum ha visto la partecipazione di 300 persone da 20 diversi paesi: dall’Algeria al Ghana, dal Niger alla Sierra Leone, dal Togo al Benin. Tra i paesi europei erano presenti le autorità centrali di Germania, Belgio, Spagna, Francia, Olanda e Svizzera.
L’incontro ha avuto come obiettivo primario una riflessione sugli strumenti di protezione dei minori più vulnerabili nei paesi dell’Africa occidentale. I delegati hanno condiviso esperienze nell’ambito delle adozioni e della presa in carico dei minori; hanno studiato la struttura della Convenzione dell’Aja del 1993 che costituisce oggi il fondamento dell’adozione internazionale; hanno cercato di sviluppare una visione comune, dal punto di vista territoriale, in materia di adozioni e di accoglienza dei minori fuori dalla famiglia.
Tra i temi trattati, anche l’esperienza della Commissione italiana in materia di cooperazione e sussidiarietà e nell’applicazione della Convenzione de L’Aja ha costituito un modello di riferimento per tutti i Paesi partecipanti. Nel corso dei lavori, il tema dell’adozione è stato inoltre approfondito nel suo rapporto con le religioni, la tradizione e la cultura, e sono state analizzate le procedure di adozione in Africa Occidentale.
Durante il forum sono stati anche organizzati due gruppi di lavoro per individuare le forme di cooperazione e di partenariato possibili e auspicabili per la tutela dei bambini e delle famiglie e per la costruzione di sinergie tra i Paesi di origine e i Paesi di accoglienza.
In allegato il documento finale, approvato da tutti i delegati del Forum.
Nel primo semestre del 2009, il primo paese africano per provenienza dei minori è stato l’Etiopia, con 133 ingressi, Seguito dal Congo (33 ingressi) e proprio dal Burkina (11 ingressi). Da questi due ultimi paesi provengono anche i minori con le età medie tra le più basse (3,1 anni in Burkina 3,2 anni in RDC). L’abbandono e la rinuncia alla potestà genitoriale sono i motivi più frequenti legati alla dichiarazione di adottabilità di un minore africano.
Dal 2000 ad oggi sono giunti in Italia a motivo di adozione 2.040 minori, pari al 7,9% del totale. La percentuale di adozioni dal continente africano è passata dall’1,2% nel 2000 all’11% nel 2009.
Sono 29 gli enti italiani autorizzati a operare in Africa.
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