Welfare

“Carcere aperto”, prima volta in Lombardia

Per quattro giorni gli istituti di pena di San Vittore, Opera e Cremona e l'Ipm Beccaria si alternano nell'apertura al pubblico con iniziative culturali

di Daniele Biella

 E’ iniziata lunedì 14 dicembre e continua fino a venerdì 18 dicembre la prima edizione di Carcere aperto, iniziativa di apertura al cittadino degli Istituti Penitenziari Lombardi promossa da Regione Lombardia di intesa con il Prap, Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e il Centro  giustizia minorile nell’intenzione di sostenere e sviluppare forme di pianificazione territoriale integrata, attraverso la valorizzazione e la partecipazione attiva dei diversi soggetti territoriali.

La manifestazione coinvolge gli istituti penitenziari di Milano-San Vittore, Milano-Opera, Cremona e l’Ipm Beccaria, promotore della giornata seminariale in programma il 16 dicembre presso la Sala Pirelli di Regione Lombardia dal titolo: “Quale qualità per i ragazzi della giustizia minorile”.

Le giornate hanno come obiettivo il far conoscere del sistema penitenziario lombardo, chi ci lavora, chi fa progetti, chi è a fianco, quotidianamente, alle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e chi ha colto la possibilità di un cambiamento. L’iniziativa, inoltre, intende promuovere un approfondimento da parte della società civile nei confronti dell’universo carcerario e diventare  un momento di riflessione, continuativo,  per tutti coloro che a vario titolo ci  vivono e operano allo stesso tempo operando una azione di sensibilizzazione della collettività sulle tematiche della legalità, della mediazione dei conflitti, della sicurezza sociale, tese a sviluppare una cultura dell’inclusione.

Il programma prevede eventi culturali realizzati “nello spirito di un mondo che non si può considerare a parte nella costruzione civile della società, nella convinzione che la realtà carceraria non deve essere un angolo nascosto e silenzioso in mezzo a una comunità, un incentivo per cercare di consolidare sempre di più un lavoro alla cui alla base vi sia l’impegno civile di istituzioni e cittadini”. In occasione delle giornate di apertura viene presentato ai partecipanti il documentario  “Sicut erat non torrat mai” prodotto da Cooperativa Sherwood con la regia di Bebo Storti e Antonio La Banca e finalizzato a diffondere la conoscenza della situazione carceraria lombarda, promuovendo nel contempo la cultura della legalità, con particolare attenzione alla popolazione giovanile e alle loro famiglie. I

l 14 dicembre è stato ‘aperto al pubblico’ San Vittore con un concerto del gruppo San Vittore Vlp sound, nell’ambito del progetto Reintegro promosso dalla Nuova associazione delle arti e delle corti. Martedì 15 all’istituto di pena di Cremona oltre alla musica, con un concerto per pianoforte di alcuni musicisti detenuti, spazio al teatro: la Cooperativa Estia/Teatro in-stabile è di scena con una replica del nuovo spettacolo di produzione Il rovescio e il diritto diretto da Michelina Capato Sartore. Venerdì 18 dicembre sarà la volta del carcere di Opera, con il seguente programma: Alle ore 16.00 Opera liquida Opera liquida presenterà lo spettacolo  “I Luoghi dell’altro” di Ivana Trettel, regia Francesco Mazza, risultato di un percorso laboratoriale di produzione condotto con i detenuti della casa di Reclusione di Opera. Durante il percorso preparatorio il lavoro drammaturgico  ha mirato alla  acquisizione di una nuova percezione del carcere stesso che da costrittivo diventa luogo dove il cambiamento è possibile.

Per poter accedere alle Case di reclusione e agli spettacoli in programma durante gli open day è indispensabile che ciascun partecipante faccia pervenire i propri dati personali (nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza completa, estremi del documento di indentità in corso di validità e un recapito telefonico) via mail a: prenotazioni@cooperativaestia.it. L’ingresso agli spettacoli è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.