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Fao: fame e Aids in Sudafrica, 15 mln dollari cercasi

Un appello per 15 milioni di dollari per aiutare più di mezzo milione di famiglie bisognose in Sud Africa è stato lanciato oggi dalla Fao

di Paolo Manzo

Un appello per 15 milioni di dollari per aiutare più di mezzo milione di famiglie bisognose in Sud Africa è stato lanciato oggi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). La regione lotta da tempo contro una grave crisi alimentare e sanitaria che minaccia 15 milioni di persone. L’appello della FAO viene a seguito delle missioni di dicembre e gennaio in Sud Africa. Le missioni hanno valutato i progressi dell’assistenza umanitaria nella regione e riferito che la grave crisi umanitaria della regione è destinata a peggiorare nei mesi prossimi a causa delle cattive condizioni meteorologiche e del crescente impatto distruttivo dell’HIV/AIDS pandemico sulla produttività agricola. La FAO ha lanciato l’appello per evitare ulteriori perdite di vite umane e per sostenere gli sforzi esistenti rivolti a eliminare alla radice le cause della povertà che si va aggravando. Nel luglio 2002, la FAO aveva lanciato un appello per 25 milioni di dollari per far fronte alla crisi sudafricana in seguito al quale sono stati donati oltre 10 milioni di dollari provenienti dall’Unione Europea, dall’Irlanda, dai Paesi Bassi, dalla Norvegia, dalla Svezia, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. La FAO ha utilizzato i contributi per finanziare ciò che descrive come “piccoli interventi di successo”che dimostrano che gli abitanti del Sud Africa possiedono l’abilità di affrontare e vincere la crisi umanitaria in cui si trovano quando si fornisce loro assistenza. Tuttavia, afferma Anne M. Bauer, Direttrice delle Operazioni di Emergenza e Riabilitazione della FAO, “L’attuale crisi è diversa da tutte le altre crisi umanitarie. Le cause sono complesse e meritano un pacchetto prolungato e completo di misure di assistenza e recupero concentrato sui gruppi più vulnerabili.” Secondo la FAO, la crisi alimentare del Sud Africa è il risultato della siccità, della povertà cronica, della degradazione del terreno e dell’HIV/AIDS. La prevalenza dell’AIDS si sta rivelando la causa più impegnativa. “L’AIDS provoca e inasprisce l’insicurezza alimentare in vari modi. La malattia e la morte di membri produttivi delle famiglie lasciano queste ultime impossibilitate a proseguire l’attività agricola, indebitate per ingenti spese mediche e per i funerali e con pochi modi per guadagnare denaro extra per comprare il cibo e pagare le tasse scolastiche,” afferma un comunicato delle Nazioni Unite rilasciato venerdì . L’AIDS lascia le famiglie in situazioni di estrema vulnerabilità, il che obbliga le persone, in particolare le donne, ad adottare comportamenti rischiosi per garantire del cibo sulla tavola , alimentando così ulteriormente la diffusione della malattia.” Il recente appello raccoglierà fondi per progetti volti ad assistere le famiglie guidate da donne e le famiglie colpite dall’HIV/AIDS. I progetti, in Lesotho, Malawi, Mozambico, Swaziland, Zambia e Zimbabwe mirano a migliorare le capacità e ad aumentare il rifornimento di fattori produttivi agricoli, quali sementi, utensili e fertilizzanti, promuovendo diversità, varietà dei raccolti, tecnologie che fanno risparmiare lavoro e capacità di ripresa dalla siccità. I progetti forniranno anche bestiame di piccolo taglio e miglioreranno lo stato nutrizionale. Secondo la Bauer, “Questo pacchetto completo di misure di assistenza e recupero migliorerà la fiducia nelle proprie capacità delle famiglie rurali e ridurra la loro vulnerabilita e dipendenza dagli aiuti alimentari.” Per ulteriori informazioni contattare: Lucia D’Aleo, Relazioni con i Media italiani. Tel: 06-5705 2520; Fax: 06-5705 4974; e-mail: lucia.daleo@fao.org


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