L’elogio alla guerra (giusta)

“Obama difende la guerra”, titola così la Bbc nella news che commenta la cerimonia di consegna a Mr President del Nobel per la pace, tenutasi oggi a Oslo. E dopo pochi minuti si corregge, aggiungendo “guerra giusta”. Comunque fa scalpore il discorso di Barack Obama davanti alla platea che gli ha consegnato la medaglia del premio Nobel per la Pace. Obama ha iniziato il suo discorso prendendo atto delle critiche che hanno accompagnato la sua premiazione e riconoscendo che «dinanzi a giganti come Schweitzer e King, Marshall e Mandela, i miei risultati sono piccoli».

Nel suo discorso Obama ha difeso il ruolo degli Usa in Afghanistan, dicendo che a volte alcune guerre sono necessarie e che una guerra giusta può portarte a una pace giusta. «Il male esiste nel mondo. Un movimento non-violento non avrebbe potuto fermare le truppe di Hitler», ha aggiunto. «Le negoziazioni non possono convincere i leader di al Qaeda’s a deporre le armi. Dire che a volte la forza è necessaria non è cinismo ma la presa d’atto della storia, delle imprefezioni dell’uomo e dei limiti della ragione».

Obama ha fatto riferimento al modo in cui «la religione viene usata per giustificare l’uccisione di innocenti da parte di coloro che hanno distorto la grande religione dell’Islam e che hanno attaccato il mio paese dall’Afghanistan. Questi estremisti non sono i primi ad uccidere in nome di Dio: le crudelta’ dei Crociati sono ampiamente documentate. Ma ci ricordano che nessuna guerra santa puo’ mai essere una guerra giusta».

In allegato il testo integrale del discorso di Barack Obama