Formazione
Pace: da Bruxelles ad Atene milioni di cittadini in piazza
In 20 mila a Dublino e Bruxelles, 300 mila ad Atene
di Paul Ricard
BRUXELLES Circa 35.000 persone hanno partecipato alla manifestazione pacifista nel centro di Bruxelles, secondo i primi dati provvisori forniti dalla polizia belga. In un clima di festa, il corteo e’ partito poco dopo le 14.000 e si concludera’ in serata. In testa, i rappresentanti delle circa 140 organizzazioni non governative, sindacti e collettivi civici uniti sotto le etichette di due coalizioni, la “Piattafroma belga contro la guerra in Iraq” e “Stop Usa”. Tra gli slogan “La guerra e’ terrorismo con molti soldi a disposizione”, “La guerra non e’ salutare per i bambini” e l’ormai classico “Non in mio nome”.
DUBLINO, Oltre 20.000 pacifisti si sono dati appuntamento oggi a Dublino per protestare contro la possibile guerra in Iraq. Alla manifestazione irlandese hanno partecipato – oltre a cittadini giunti da tutto il Paese – cantanti, uomini politici, ed esponenti religiosi. La manifestazione e’ cominciata alle 14 a Parnell Square. Il lungo corteo ha raggiunto dopo qualche ora la sede del ministero degli Esteri ed ha fatto dietro front per dirigersi verso Central Bank Plaza. ”Penso proprio che il governo rimarra’ scioccato dalle dimensioni di questa protesta – ha dichiarato l’organizzatore, Richard Boyd Barrett -. Spero che questo li costringa ad ascoltare cio’ che pensa la maggioranza del Paese: che noi non dovremmo avere niente a che fare con i piani di uccidere decine di migliaia di persone innocenti in una guerra per il petrolio”. Secondo un sondaggio pubblicato oggi, oltre la meta’ della popolazione irlandese e’ contraria all’utilizzo dell’aeroporto di Shannon per le attivita’ di rifornimento degli aerei militari statunitensi. Solo un quinto degli elettori, inoltre, approverebbe l’uso dello scalo per eventuali operazioni militari senza una nuova risoluzione Onu.
GRECIA: Almeno 300mila persone hanno manifestato ad Atene ed in diverse citta’ della Grecia contro la guerra. Nella capitale si sono registrati violenti disordini con i manifestanti, che hanno lanciato bombe incendiarie contro i poliziotti i quali hanno risposto con gas lacrimogeni. Alcune decine di manifestanti hanno preso d’assalto la sede del quotidiano di Atene, ”Ta Nea”, hanno incendiato alcune automobili e distrutto diverse vetrine dei negozi. Un grande striscione con la scritta ”Nato, Usa e Ue uguale guerra” e’ stato affisso sulle mura dell’Acropoli. E gridando ”la guerra non e’ l’unica risposta”, i manifestanti si sono diretti verso l’ambasciata americana ad Atene, circondata da centinaia di poliziotti in assetto antisommossa. A Salonicco, dove hanno manifestato diecimila persone, un gruppo di giovani ha aggredito il governatore della regione, il conservatore Panayiotits Psomsiadis, che partecipava alla dimostrazione.
DANIMARCA: La piu’ grande manifestazione di protesta dalla guerra nel Vietnam si e’ svolta a Copenhagen, dove decine di migliaia di persone hanno chiesto che si trovi una soluzione pacifica alla crisi irachena. I dimostranti riunitisi davanti all’ambasciata americana hanno accusato i ‘falchi’ di Washington di progettare un attacco in Iraq senza tener conto delle sofferenze che questo provocherebbe alla popolazione civile.
Analoghe manifestazioni si sono svolte davanti alle ambasciate americane a Stoccolma, Oslo ed Helsinki.
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