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Gli Usa mandano il deputato anti “fascismo scientifico”

Obama ha inviato in Danimarca il repubblicano James Sensenbrenner per annunciare l’opposizione dell’America ad impegni che non potranno essere mantenuti

di Lorenzo Alvaro

A Copenaghen per annunciare l’opposizione dell’America ad eventuali impegni che Barack Obama potrà prendere alla conferenza sul clima. È questa la missione che si è assunto il deputato repubblicano James Sensenbrenner che, in un’intervista a Fox News, ha annunciato la sua partecipazione al Vertice sul clima in corso nella capitale danese per opporsi al “fascismo scientifico” che, secondo i conservatori americani, è alla base del movimento internazionale contro i mutamenti climatici ed il global warming.
Un movimento che secondo Sensenbrenner è stato “smascherato” dalla vicenda delle e-mail degli scienziati britannici pubblicate dagli hacker, l’ormai famoso “Climagate” che oggi Sarah Palin cita, in un articolo pubblicato dal Washington Post, come prova della politicizzazione del vertice che non si fonderebbe su dati scientifici certi, ma manipolati ad arte. Il repubblicano ha anche scritto al presidente dell’Ipcc, Rajendra Pachauri, esigendo l’impegno affinchè nei documenti dell’Onu sul clima non vengano prese in considerazione i rapporti degli scienziati implicati nel Climagate.
Sensenbrenner intende spiegare ai leader mondiali che saranno riuniti a Copenaghen dove il 18 è atteso Obama che il Congresso statunitense non appoggerà una legge sulle riduzioni delle emissioni dei gas serra fino a quando non si metterà fine al “fascismo scientifico”. Anche un altro deputato repubblicano, Mike Pence, ha dichiarato che Obama dovrà evitare “di fare a Copenaghen promesse che non potrà mantenere”.
 


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