Cultura

Arriva “SmartMuseum”

Un progetto targato CE grazie al quale i musei potranno offrire visite su misura per ogni visitatore

di Redazione

I musei diventano su misura per ogni singolo visitatore. Qualunque ne sia la nazionalità e il profilo socio-culturale. È il senso pratico di un’innovativa tecnologia battezzata “SmartMuseum”, che sarà presentata lunedì prossimo, nel corso di un workshop aperto, organizzato a Firenze dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza. Adattabile a palmari e a cellulari di ultima generazione (smartphone), “SmartMuseum” è il prodotto di un progetto finanziato dalla Comunità Europea. Varato nel gennaio 2008 e prossimo a concludersi (febbraio 2010), ha comportato un investimento di 2 milioni di euro. Obiettivo: creare, grazie alle nuove tecnologie, un rapporto inedito e organizzato tra istituzioni culturali e utenza, ovvero una piattaforma digitale capace di offrire servizi avanzati e personalizzati, nel totale rispetto della privacy.
L’Istituto e Museo di Storia della Scienza è il solo partner italiano del consorzio che ha sviluppato il progetto. Ne fanno inoltre parte per la Francia l’Institute Nazionale de
Recherche en Informatique et en Automatique (INRIA), per Svezia e Finlandia le Università di Stoccolma ed Helsinki, per Malta l’agenzia nazionale Heritage, per la Bulgaria il gruppo Webgate, per l’Estonia Apprise ed Eliko.
Nella sostanza, “SmartMuseum” è una guida audio-video elettronica di ultima generazione, adattabile alle caratteristiche del visitatore. Il quale deve solo impostare il programma con i propri dati (tempo a disposizione, profilo socio anagrafico, preferenze culturali, finalità della visita) per vedersi o sentirsi proporre l’itinerario per lui ideale.
Rivolto in particolare a curatori di musei e a studiosi delle comunicazioni e della distribuzione di contenuti culturali, il seminario ne darà dimostrazione. Prima con i palmari all’interno del
Museo di Storia della Scienza, poi all’esterno con dispositivi smartphone. Tra i vari vantaggi, il servizio consente di ottimizzare l’accesso ai contenuti culturali digitali, e soprattutto avvicina i non esperti al mondo dei beni culturali attraverso percorsi personalizzati. La presentazione del progetto si concluderà con un sondaggio e una discussione sui campi di applicazione e sui possibili
sviluppi di “SmartMuseum”.


17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.