Mondo

Silvio Orlando per i “bimbi stregone” del Congo

L'attore in uno spot per sostenere un progetto di AiBi. Sms solidali (48542) fino al 27 dicembre

di Benedetta Verrini

Parte oggi e si conclude il 27 dicembre la campagna di sms solidali (48542) dell’Associazione Amici dei Bambini per sostenere il progetto “Magia Nera”, volto alla protezione di 500 bambini ospiti delle strutture di Kinshasa a superare il trauma dell’abbandono e delle violenze subìte a causa di una terribile credenza tribale: quella di essere portatori di esseri maligni e di sfortuna. Con il sostegno di educatori, medici, psicologi e animatori i bambini potranno gradualmente imparare a non sentirsi più colpevoli e rifiutati. Grazie all’intervento dello staff locale, l’associazione si propone di garantire ai minori i loro diritti essenziali, rafforzare le capacità dei Centri nel gestire interventi di reinserimento familiare e, laddove non sia possibile, di promuovere la loro adozione.

A sostegno di questa campagna è sceso in campo Silvio Orlando, testimonial d’eccezione per il nuovo spot di Ai.Bi. creato/ideato da BAYER+ CONTI + Associati Roma. L’attore gioca con il tema del malocchio nelle buffe vesti di un Pazzeriello ispirato al celebre Totò de “L’oro di Napoli” e ci mostra la parte più giocosa e popolare di ciò che per noi è la superstizione: quel “non è vero ma ci credo” che va dalla smorfia al cornetto custodito nel cruscotto della macchina. Recita inizialmente una formula scaramantica suscitando ilarità. Poi si ferma, toglie la feluca, la marsina e guardando diritto in camera riconduce il messaggio alla cruda e terribile realtà congolese: non semplice superstizione, ma vera e propria malvagità, figlia di un’ignoranza che finisce per colpire le frange più fragili e indifese della società: i bambini.

Nella sola Kinshasa sono 18 mila i minori abbandonati dalla propria famiglia perché considerati “bambini stregone”. Emarginati dai loro familiari e dall’intera società perché dichiarati portatori dello spirito maligno, i bambini si vedono costretti a scappare di casa, cercando riparo nelle strade della città. Gli operatori che lavorano con i bambini a Kinshasa stimano che almeno il 70 % dei bambini di strada è stato accusato di stregoneria nella propria casa prima di ritrovarsi a vivere in strada. Il fenomeno è molto diffuso a Kinshasa e non sembrano esserci zone particolari dove la soucellerie e più diffusa o meno diffusa. I bambini accusati di stregoneria in tutta la RDC, in particolare nella zona di Kinshasa possono essere stati fisicamente e verbalmente abusati, trascurati nei loro bisogni e spesso abbandonati dalle loro famiglie.

UNICEF (2008)  asserisce che l’accusa di stregoneria è il motivo principale che alimenta il fenomeno di bambini di strada.

Chiunque può sostenere la campagna di AiBi e i progetti a favore dei “bambini stregone” donando 2 euro con un SMS solidale (48542) dal 7 al 27 dicembre 2009.

www.aibi.it

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