Non profit

Ufficio Nazionale per il Servizio Civile sceglie la “regina delle banche armate”

Riceviamo e di seguito pubblichiamo la denuncia dell'Associazione Volontari e Obiettori Nonviolenti (AVOLON)

di Associazione Mosaico

L’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (Unsc), nato con la legge sull’obiezione di coscienza n.230 del 1998  e che ora gestisce i volontari in servizio civile, lo scorso 20 novembre ha emanato una circolare in cui comunica che dal 1° dicembre le spettanze ai volontari saranno versate esclusivamente tramite bonifico su conto corrente bancario, e non più tramite accredito su apposito libretto di risparmio postale.

Tutto ciò è segnalato in un’apposita circolare,  reperibile al link http://www.serviziocivile.it/News/SchedaNews.aspx?idNews=206579&Section=31&smartCommand=show

Nella medesima  circolare si menziona un accordo “tra questo ufficio e la BNL”: grazie ad esso
“i volontari potranno aprire un conto corrente bancario ( Conto BNL Revolution Under 27) senza spese di canone – sino al compimento di 27 anni – e a condizioni vantaggiose recandosi (con un documento d’identità, codice fiscale, modulo IBAN ( BNL o Altre Banche) e lettera contratto di Servizio Civile Nazionale) presso una delle filiali della banca e se già intestatari di altro conto corrente bancario procedendo on line sul sito http://young.bnl.it/ “.

“Ciò che il Capo di UNSC non dice “segnala Eleonora Pirrone, consigliere di AVOLON “E’ che la BNL fa parte  del gruppo di banche maggiormente coinvolte  quest’anno nel commercio di armamenti, tanto da essere definita dall’agenzia Adista  come la “regina delle “banche armate”.

Infatti BNL, segnala sempre Adista, insieme a Bnp Paribas di cui fa parte, ha incassato per conto delle industrie armiere 1.461 milioni di euro, soprattutto per operazioni relative ad esportazioni di armi italiane all’estero (maggiori informazioni sono reperibili  sul sito della Campagna “Banche Armate”, che è disponibile al link  http://www.banchearmate.it/frame_index.htm  ).

Leonzio Borea, Capo di UNSC, si merita un “bravò”, alla francese. 

Nel giro di pochi mesi è riuscito  contemporaneamente ad organizzare udienze papali, infarcire le sue dichiarazioni di termini quali “nonviolenza e difesa non armata”, per poi appoggiare una struttura pubblica (che si richiama ai valori della difesa “non militare”) all’istituto bancario italiano predominante nel settore del commercio d’armi.

Avanti così!


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