Cultura

Francia: oltre ogni aspettativa per la Pace

E' partito alle 14.30 dalla piazza Denfert-Rochereau diretto alla Bastille il corteo parigino contro la pace

di Redazione

E’ partito alle 14.30 dalla piazza Denfert-Rochereau diretto alla Bastille il corteo parigino contro la guerra, guidato da un gruppo di pacifisti americani e veterani francesi della guerra del golfo. Sono decine di migliaia di persone, ma da diversi punti della citta’ stanno confluendo frotte di manifestanti, invogliati anche dallo splendido sole, e dal cielo azzurro, una cosa rara a Parigi, nonostante le temperature si avvicinino allo 0. In testa al corteo, uno striscione con scritto ‘No alla guerra contro l’Iraq. Giustizia, pace, democrazia, in Medio Oriente e nel mondo”. I pacifisti americani inalberano un cartello con scritto ”cittadini degli Stati Uniti contro la politica estera unilaterale e bellicista del governo Usa”. Numerose manifestazioni si sono svolte in mattinata in diverse citta’ francesi, la piu’ importante a Tolosa ha riunito oltre diecimila persone. Tra i capocorteo spiccano Marie Marie-George Buffet e Jean-Claude Gayssot del Partito comunista francese, Noël Mamère dei Verdi, Verts, Alain Krivine della Lega comunista rivoluzionaria e il segretario del sindacato CGT, Bernard Thibault, oltre a José Bové della Confederazione Contadina. Tra gli slogan più declamati: “Bush assassino” e “No alla guerra”, mentre a metà del corteo spicca una grande bandiera con la scritta “Lasciateci in pace”. Alla protesta contro l’eventualità di un attacco all’Iraq l’azione parigina affianca, con decisione, la nota pro-palestinese. Slogan e cartelloni a favore della causa dell’indipendeza della Palestina punteggiano tutto il corteo. Nella capitale del Paese che sta più di tutti puntando i piedi contro l’impazienza americana, la grande marcia è comunque patrocinata da organizzazioni di sinistra e sindacati, che non fanno riferimento alla destra al governo in Francia. “Siamo qui per dire no alla guerra, sì alla pace – ha dichiarato prima della partenza il segretario nazionale del Partito Comunista francese, la signora Marie-George Buffet- “oggi ci sentiamo tutti un po’ cittadini del mondo. Trovo che la posizione della Francia sia coraggiosa, ma spero che sarà mantenuta sino alla fine”. La marcia parigina si sta svolgendo in modo del tutto pacifico, anticipata da vari mezzi autobus carichi di agenti delle forze antisommossa e tenuta d’occhio da un ampio spiegamento di forze dell’ordine. Non solo Parigi tuttavia. I cortei per la pace hanno attraversato oggi varie città francesi, con Marsiglia e Lione le più mobilitate tra tutti i capoluoghi regionali. A Lione, secondo la polizia, 10.000 persone hanno sfilato da piazza Bellecour verso piazza Terreaux, accompagnate da un’ampia rappresentanza di politici dei partiti comunista e socialista. Cifre contrastanti sulla partecipazione a Marsiglia: la polizia dice 5.000, gli organizzatori ribattono 20.000. Le marce contro la guerra sono state in realtà due, una tra piazza Castellane e il Vecchio Porto, l’altra – con 22 carri musicali – tra la porta d’Aix e piazza de la Joliette. In entrambe le città, come d’altronde a Parigi, agli slogan contro la prospettiva di una guerra in Iraq sono stati affiancati quelli a favore dell’indipendenza palestinese. Tra i tanti striscioni anti-Bush, a Marsiglia, dove i manifestanti hanno sfilato con rametti di ulivo in mano, ne campeggiava uno con su scritto: “Il diritto di veto, ecco quello che ci serve”.


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