Formazione

Roma: “Ci salveranno i bambini”

Tanti i bambini, le scuole e le famiglie che partecipano alla più grande manifestazione pacifista mondiale: "Ci salveranno i bimbi che la rifiuteranno" recitano gli striscioni

di Redazione

ROMA – Il lunghissimo corteo, chilometri e chilometri di gente, di bandiere, di speranze di pace, continua a percorrere le strade del centro, con la ”testa” che poco prima delle 13 e’ ben oltre piazza Venezia. Ai lati di questa immensa manifestazione e’ tutto un arcipelago di famiglie con bambini, di giovani, meno giovani, nostalgici, comunque uniti dalla pace. La scalinata del Campidoglio e’ come una immensa tribuna dalla quale assistere al passaggio dei manifestanti, e gente la trovi seduta anche sotto l’ Altare della Patria, sui marciapiedi, sui muretti, sui sampietrini e lungo tutto il percorso. ”Stanno arrivando da ogni parte di Roma, si sono formati mille rivoli e piccoli cortei spontanei per raggiungere la manifestazione-madre”, dicono gli organizzatori. Dopo l’orda dei giovani, soprattutto dei centri sociali, nel corteo, con le ore piu’ caldo, sono arrivate anche le famiglie con bambini ed i pensionati. Tra i piccoli che sfilano ci sono anche 11 bambini che tenendosi l’uni stretti agli altri sorreggono uno striscione con scritto: ”Se verra’ la guerra chi ci salvera’? Ci salveranno i bimbi che la rifiuteranno”. Gli 11 piccoli – sette in affidamento, e quattro figli di operatori – sono della casa famiglia ‘Compagnia dei felicioni” nel comune di Teverola in provincia di Caserta che aderiscono alla manifestazione come comunita’ di Capodarco. Sei pullman di padri, madri e figli. Sono arrivati in forze da Scandicci, noto quartiere di Firenze, i genitori dell’Associazione ”Noi Virgone” che da piazzale Ostiense hanno iniziato la loro marcia spingendo carrozzine e stringendo la mano ai figli piu’ piccoli. ”Siamo qui – hanno detto – perche’ vogliamo un mondo migliore per i nostri figli e non e’ certo la guerra che lo rendera’ piu’ bello. L’unica soluzione per cambiare la terra puo’ essere la pace e la lotta solo contro questi mali: la fame, la miseria, l’ignoranza”. Confusa nel gruppo anche un’elettrice pentita di Forza Italia, Elisabetta Poli. ”Io e mio marito – ha raccontato la donna – avevamo votato per Berlusconi, ma ci siamo ricreduti per tutto quello che sta succedendo. Bisogna essere fessi, non avere senso critico a continuare a credere a Berlusconi quando si attaccano la giustizia, l’informazione e la sicurezza per il futuro”. Link utili:

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