Mondo

Pace: Fra qualche ora anche l’altra America dirà la sua

Alle 12:30 assenti le notizie delle manifestazioni mondiali per pace su alcune testate americane, ma la maggior parte si preparara a scendere in campo

di Redazione

Sono le 12:34. Online non una parola sulle manifestazioni mondiali per la Pace sul Washington Post. Che apre sulla preparazione militare delle truppe nella zona del conflitto; seguono analisi sul perché dello stop dettato agli Stati Uniti dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Controcorrente USA Today, che in copertina titola “I manifestanti progettano il giorno globale dei raduni contro la guerra” e relativo walzer di cifre e città in tutto il mondo che dicono no alla guerra. Altrettanto fa il Los Angeles Times. “Not Your Parents’ Protesters in Iraq Fight” dove Rone Tempest sottolinea la differenza fra queste manifestazioni e quelle contro la guerra in Vietnam: “Molti quelli dell’ultima ora fra i pacifisti provenienti da un’ampia gamma della società. Differente dalla miscela di coloro che manifestavano contro il Vietnam”. Assente qualsiasi tipo di informazione sul Wall Street Journal, così come sul noto New-York Times o il Chicago Tribune. Ampia copertura invece da parte della Cnn: “Centinaia di migliaia di manifestanti pacifisti si stanno raccogliendo intorno al mondo per esprimere la loro opposizione ad un conflitto militare in Iraq.” nell’articolo “Antiwar protests gather steam“. Il San Francisco Gate titola “Weekend prenotato da raduni pacifisti“. Circa 8mila persone saranno presenti in giornata a Sacramento, capitale della California per protestare contro l’attaco in Iraq. Sul Philadelphia Inquirer, città simbolo negli Stati Uniti per quanto riguarda i diritti delle minoranze e quindi sensibile alla protesta, campeggiano alcuni titoli: “Un instancabile attivista contro la guerra“, è John Haas, imprenditore. Nessuna sopresa che il Dallas Morning News, stato di provenienza di George W Bush e uno fra gli stati della confederazione più conservatori, non dica nulla al proposito. E lo stesso fa il Dallas Observer. Mentre sempre da New York The Village Voice, voce del quartiere di Greenwich titola con anticipo “Don’t Fence Them In” ovvero “Non li recintate” in cui Sarah Ferguson invita l’amministrazione della città a non ghettizzare la protesta con la violenza e le forze dell’ordine.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA