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La Cina: «Saremo a Copenhagen»

Pechino ha anche annunciato un taglio di emissioni del 45% per unità di Pil

di Redazione

Sarà un taglio di emissioni davvero importante quello promesso dalla Cina proprio alla vigilia del vertice di Copenhagen. L’agenzia di stampa Xinhua parla infatti di un impegno entro il 2020 che prevede la riduzione fino al 45% di emissioni di ossido di carbonio per unità di Pil. È la prima volta che a Pechino si sottoscrive una proposta così massiccia per contribuire al calo delle emissioni di gas. Tanto che il Consiglio di stato in un comunicato spiega che «Si tratta di un’azione volontaria presa dal governo cinese sulla base delle sue condizioni nazionali ed e’ un contributo importante allo sforzo globale nell’affrontare il cambiamento climatico».

La Cina, vale la pena sottolinearlo, è il Paese più inquinante del pianeta. Nelle stesse ore dell’annuncio è arrivata anche la notizia che il gigante asiatico invierà una delegazione a Copehnagen. Il gruppo sarà capitanato dal premier Wen Jiabao (in foto) , che nella capitale danese incontrerà anche Barack Obama, che da poche ore ha annunciato la sua presenza al summit. «La nostra presenza dimostra la grande importanza che il governo cinese riversa nel cambio climatico e la sua volontà politica di lavorare in collaborazione con la comunità internazionale su questo tema», ha aggiunto Qin Gang, il portavoce di turno del ministero degli Esteri a Pechino. Ma quali sono le aspettative di Pechino? A parlare è ancora Qin Gang: «Ci attendiamo un accordo equo e ragionevole». Precisando poi che si augura che « i negoziati rispettino il principio delle “responsabilità differenziate” tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo».

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