Non profit
Niente Rai, nel 2003 leggo Vita
La protesta di Massimo Valpiana contro il condono fiscale per l'evasione del canone Rai.
Quest?anno ho deciso di fare obiezione di coscienza al canone Rai. Per tre motivi. Il primo: la scarsa qualità dei programmi, la parzialità dell?informazione, la svolta della Rai mirante a farne una fedele voce del padrone per la propaganda di regime, lo scadimento da servizio pubblico (che dovrebbe tendere ad elevare il livello culturale degli utenti) a mera concorrenza delle reti private (adeguamento al ribasso: banalità e volgarità); mi dispiace per il sempre più sparuto gruppo di professionisti che cercano di fare del loro meglio, ma penso che la radiotelevisione di Stato si possa salvare solo con uno sciopero del canone.
La seconda: lo scandalo del condono fiscale. Chi negli anni scorsi ha evaso il canone, può pagare solo 10 euro per ogni anno non pagato, senza altra sanzione. Ciò, evidentemente, è una grave discriminazione fra utenti onesti e utenti evasori. è una violazione del principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge (chi paga è fesso, chi non paga la fa franca!).
Terzo: l?abbonamento Tv viene presentato come canone Rai, ma nei fatti è una tassa di possesso degli apparecchi televisivi, e anche questo mi sembra un grave sopruso: un cittadino è costretto a pagare questa tassa anche se non guarda mai i programmi Rai e utilizza il televisore solo come monitor del videoregistratore, per visionare cassette o filmati personali; ciò è profondamente ingiusto e lesivo delle libertà individuali ed espressive.
Come molti italiani ho ricevuto in questi giorni una lettera nella quale vengo invitato a pagare il Canone Rai entro il 31 gennaio 2003. Io ho sempre pagato regolarmente il Canone Rai ma in quest?anno di ?condoni diffusi? penso di meritare anch?io un ?condono preventivo?. Per questa ragione, per il 2003 autoriduco il canone da 97,10 a 10 euro (pari alla sanzione annua pagata da ogni ?buon evasore? italiano in seguito al recente condono). Questa somma, a mio parere, basta a coprire la mia parte (per eccesso) dei pochi programmi Rai accettabili. Naturalmente non ho fatto questa scelta per pagare meno e risparmiare qualche euro, perciò verso la differenza di 87,10 euro (maggiorata per eccesso) divisa in parti uguali di 22 euro a favore di quattro strumenti editoriali: Telepace ,Cerna -VR: una televisione seria, formativa, caritatevole e istruttiva. Azione nonviolenta, Verona: la storica rivista mensile fondata da Aldo Capitini nel 1961. Vita, Milano: il settimanale della solidarietà e del volontariato. Radio Radicale, Roma: un servizio di pubblica utilità e di democratica informazione politica.
Massimo Valpiana, Verona
Caro Valpiana, che dire? Grazie, il suo ragionamento non fa una grinza. Ma purtroppo, in Italia e non solo, la legittimità non coincide quasi mai con la legalità.
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