Sostenibilità

Gli altri debiti

di Redazione

Il punto sul mercato del credito col consumo è stato fatto nel corso di una recente audizione alla Camera del presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà. Le note dolenti arrivano dalla correttezza degli operatori. «Nel settore finanziario vi è una forte asimmetria informativa tra operatori economici e consumatori in conseguenza della complessità della materia e della scarsa conoscenza rispetto ad un servizio cui non si ricorre con frequenza», ha spiegato il presidente dell’Agcm. «In tale contesto, l’assenza di puntuali indicazioni circa il Taeg (che è l’indice inclusivo degli interessi e di tutti gli oneri ulteriori ? spese istruttoria ecc. – da sostenere per utilizzare il credito applicato) non consente al consumatore di effettuare un’adeguata valutazione del costo complessivo dell’intera operazione di finanziamento e, quindi, dell’effettiva convenienza dell’offerta».
Nel mirino dell’Antitrust anche le carte revolving. «Le analisi di mercato evidenziano l’aumento del ricorso al credito tramite lo strumento delle carte di credito revolving, anche nell’ultimo periodo di crisi generale. Purtroppo, dobbiamo notare come questo sia avvenuto anche tramite il ricorso a pratiche scorrette». L’Autorità, ad esempio, ha valutato come scorretta la pratica, adottata da più operatori, consistente nella conclusione di contratti di finanziamento al consumo finalizzato, senza che fosse impartita un’informazione adeguata ai consumatori sulla circostanza che l’importo del finanziamento richiesto sarebbe stato addebitato su una linea di credito contestualmente aperta, utilizzabile mediante emissione di una carta revolving, per la quale erano previsti oneri economici aggiuntivi rispetto all’ordinario credito finalizzato.
Servono poi più tutele per i consumatori. Anche nel credito al consumo, infatti, come capita per altri settori, gli operatori sembrano disposti a correre il rischio di subire sanzioni, dato il livello massimo delle medesime che può essere irrogato.«Una modifica del sistema sanzionatorio, basandolo sul fatturato dei soggetti, potrebbe determinare un accresciuto effetto deterrente delle multe», secondo il presidente Catricalà.
In conclusione, quindi, «in concreto sono ancora molto diffuse pratiche che sfruttano abusivamente la posizione di svantaggio dei soggetti deboli: singoli consumatori e famiglie». Ecco perché i controlli amministrativi a tutela dei consumatori devono essere potenziati e resi più efficienti.
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