Cultura

Fao e Oms: lanciano fondo per Paesi poveri

E' un fondo fiduciario per aiutare i Paesi poveri a partecipare al Codex alimentarius, un codice che fissa norme per il commercio e la sicurezza degli alimenti

di Paolo Manzo

Un fondo fiduciario del valore di quaranta milioni di dollari per aiutare i paesi meno sviluppati a partecipare al Codex Alimentarius è stato lanciato oggi a Ginevra dall?Organizzazione ONU per l?alimentazione e l?agricoltura (FAO) e dall?Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). Il Codex Alimentarius fissa norme per tutelare la salute dei consumatori e per assicurare correttezza nel commercio dei generi alimentari. Il Progetto e fondo FAO/OMS per la partecipazione rafforzata al Codex dovrebbe operare per dodici anni ed ha già ricevuto un primo contributo dalla Svizzera. La Commissione per il Codex Alimentarius è stata istituita nel 1963 dalla FAO e dall?OMS ed oggi conta 168 paesi membri. Siccome essa fissa norme internazionali di sicurezza e per il commercio degli alimenti, interessa tanto i paesi sviluppati quanto quelli in via di sviluppo. Tuttavia, molti di questi ultimi non hanno potuto partecipare ai suoi lavori a causa dei costi che tale partecipazione comporta. Il nuovo fondo fiduciario aiuterà circa centoventi paesi in via di sviluppo e in transizione ad accrescere la loro partecipazione in questo lavoro essenziale della Commissione. Esso aiuterà inoltre i regolamentatori e gli esperti alimentari di ogni parte del mondo a partecipare alla fissazione delle norme internazionali e rafforzerà la loro capacità di sviluppare norme di sicurezza e qualità degli alimenti sia nell?ambito del Codex Alimentarius sia nei sistemi di sicurezza dei cibi nei rispettivi paesi. Prendendo la parola ad un pranzo nel corso di una sessione straordinaria della Commissione, il Direttore generale dell?OMS, dr. Gro Harlem Brundtland, ha dichiarato: ?Riteniamo che tutti i 168 membri del Codex, grazie alla loro accresciuta partecipazione, potranno meglio creare e gestire le loro norme alimentari e i loro sistemi nazionali di sicurezza dei cibi. Questo consentirà a tutti i membri sia di migliorare qualità e sicurezza degli alimenti nei rispettivi paesi, sia di divenire più efficaci nel loro commercio internazionale di derrate alimentari?. In un messaggio su video cassetta, il Direttore generale della FAO Jacques Diouf ha detto: ?I paesi in via di sviluppo affermano di trovare spesso difficile partecipare al Codex e far sentire la loro voce. A causa di risorse limitate, i loro governi spesso non possono dare alle attività del Codex l?alta priorità che meritano. Questo deve cambiare: tutti i paesi, e specialmente quelli in via di sviluppo, devono essere pienamente associati al dibattito internazionale e all?elaborazione delle linee direttrici sulla sicurezza e sul commercio degli alimenti?. Tom Billy, Presidente della Commissione per il Codex Alimentarius, ha dichiarato: ?Questa nuova iniziativa è molto benvenuta poiché si inserisce nel contesto strategico globale della Commissione; essa accrescerà la capacità dei paesi membri di accelerare i tempi del Codex in risposta alle esigenze del mondo d?oggi?. Le norme di sicurezza dei cibi sono divenute sempre più importanti negli anni recenti, poiché i paesi si trovano di fronte a numerose crisi, quali la malattia della mucca pazza, la contaminazione da diossina nei mangimi degli animali e da listeria nei prodotti lattiero-caseari e nei cibi precotti. Stando alla FAO e all?OMS, norme appropriate sugli alimenti, se adeguatamente applicate, servono per salvaguardare la salute dei consumatori. In mancanza di tali norme, o per una loro inadeguata applicazione, la conseguenza può essere un aumento della diffusione di gravi malattie provocate dai cibi. Norme armonizzate contribuiscono anche ad un sistema di commercializzazione basato su regole, prevedibile e non discriminatorio, che sostenga il settore agricolo e, più in generale, promuova lo sviluppo. Per ulteriori informazioni contattare: Lucia D?Aleo, Relazioni con i Media italiani. Tel: 06-5705 2520; Fax: 06-5705 4974; e-mail: lucia.daleo@fao.org Informazioni relative a questo comunicato, sul sito: http://www.who.int/ Tutti i comunicati stampa e gli articoli di rilievo sul sito FAO: http://www.fao.org/english/newsroom/


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