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Rinnovato lo “stato di emergenza”
Il provvedimento in Gazzetta, assieme al riparto dei Fondi Ue per l'integrazione e per i rimpatri
Il governo rinnova lo “stato di emergenza” per il contrasto e la gestione dell’afflusso di extracomunitari. Con un Dpcm pubblicato sulla GU n. 274 del 24-11-2009 viene prorogato fino al 31 dicembre 2010 lo stato di emergenza nel territorio nazionale per fronteggiare l’afflusso di extracomunitari nel territorio nazionale.
Non vengono specificate le misure e le azioni che saranno adottate in relazione a questa emergenza dichiarata. Nel preambolo del decreto si legge però che l’adozione della misura è avvenuta considerando “il rilevante numero di dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare dei cittadini extracomunitari presentate dai datori di lavoro ai sensi dell’art. 1-ter del decreto-legge 1° luglio 2009, con conseguente necessità di consentire l’espletamento, in termini di somma urgenza, di tutte le misure organizzative necessarie ad un’efficace gestione delle procedure amministrative di regolarizzazione delle posizioni lavorative corrispondenti” e considerando “che le attività necessarie al contrasto ed alla gestione del fenomeno immigratorio, messe in atto finora dalle Amministrazioni competenti, sia sul piano amministrativo che su quello operativo, si sono rivelate particolarmente incisive per cui si rende necessario, anche in relazione alle nuove dimensioni del fenomeno, porre in essere ulteriori interventi e strategie che assicurino un livello di operatività almeno non inferiore a quello attuale” e ravvisando infine “la necessità di continuare a fronteggiare la persistente situazione di criticità in rassegna con l’esercizio di poteri straordinari, mediante interventi e provvedimenti di natura eccezionale”.
Nello stesso numero della Gazzetta altri due provvedimenti di rilievo: i riparti del Fondo Ue per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi e del Fondo europeo per i rimpatri.
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