Famiglia

Cinque mesi di congedo anche al papà

Una sentenza del Tribunale di Firenze

di Redazione

Cinque mesi di congedo di paternità due dei quali, se richiesto, anche precedenti alla nascita del figlio. La sentenza viena dalla sezione lavoro del Tribunale di Firenze, presieduta dal giudice Giampaolo Muntoni.
Fino ad ora l’Inps riconosceva al neopadre la possibilità di restare a casa con l’80% dello stipendio per tre mesi, successivi al parto della compagna. Secondo il giudice, invece, il padre ha un diritto autonomo e speculare a quello della madre, cioè a cinque mesi di paternità. Il pare che volesse usufruirne potrà ottenere tutto il periodo se la madre è casalinga, è in malattia oppure è una lavoratrice autonoma che non usufruisce del diritto all’astensione, altrimenti prenderà un concedo che sommato a quello della compagna non può superare i cinque mesi.

 


Non solo. Il giudice fiorentino ha riconosciuto la possibilità di “andare in paternità” anche da un mese o due precedenti alla presunta data del parto, e di conseguenza per i quattro o tre successivi.
A chiedere la decisione del giudice fiorentino è stata una coppia in cui la donna, lavoratrice autonoma, ha avuto una malattia importante. La sentenza farà giurisprudenza, da ora in avanti sarà un’arma a disposizione di quelle famiglie che non si vedranno riconoscere i 5 mesi di paternità. E non solo per loro. “Teoricamente – dicono i due avvocati della coppia ricorrente – anche chi nell’ultimo anno ha avuto un figlio potrà chiedere all’Inps di essere rimborsato per i mesi di congedo non goduti dal padre. Del resto è quanto è successo al nostro assistito e sua moglie, che hanno avuto una bambina nell’agosto del 2007”.


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