Famiglia

Convenzione Onu, tutti i diritti negati

A 20 anni (domani) dal Trattato per i diritti dei fanciulli, i dati impressionanti dei bambini affamati e abusati

di Benedetta Verrini

Trafficati, abusati, senza accesso all’istruzione. Sono pesantissime le statistiche delle grandi organizzazioni di solidarietà che riguardano i bambini nel mondo. Domani si celebrerà la Convenzione di New York per i diritti del fanciullo, ma sono ancora milioni i bambini che non hanno accesso ai diritti fondamentali.

I dati Save The Children

Sono 75 milioni nel mondo i bambini che non hanno la possibilità di andare a scuola, 40 milioni vivono in paesi colpiti o reduci da guerre. Altrettanti, cioè circa 40 milioni sono i minori vittime di abusi e negligenze.

Secondo i dati, 275 milioni di bambini sono costretti ogni anno ad assistere a episodi di violenza e maltrattamenti all’interno delle mura di casa – in Italia la cifra raggiungerebbe 1 milione. 126 milioni bambini nel mondo sono coinvolti in attività lavorative rischiose e nocive. 250.000 arruolati come bambini e bambine-soldato. 22 milioni profughi e sfollati a seguito di guerre.

Ma non è tutto:175 milioni si stima saranno i minori vittime dell’aumento dei disastri naturali nel corso del prossimo decennio. Quasi 9 milioni sotto i 5 anni continuano a morire ogni anno, la gran parte per malattie curabili e prevenibili come complicazioni neonatali, polmonite, diarrea, malaria, morbillo. 200 milioni si prevede che non raggiungeranno il loro potenziale cognitivo entro il quinto anno d’età, a causa della povertà, scarsa alimentazione, precarie condizioni di salute e cure inadeguate: il risultato è che molti di questi bambini o non si iscriveranno a scuola o saranno destinati a una carriera scolastica fallimentare.

Dei 75 milioni di bimbi nel mondo che non hanno la possibilità di andare a scuola – un numero superiore a quello dell’intera popolazione della Gran Bretagna –  il 53% (pari a 40 milioni)  vive nei 28 paesi cosiddetti cafs, cioè afflitti o reduci da guerre: più dell’intera popolazione del Canada. Nelle nazioni cafs 1 bambino su 3 non va a scuola contro 1 su 33 nei paesi a medio reddito. 6 su 10 nazioni con la percentuale più elevate di minori fuori dalla scuola sono afflitte o appena uscite da guerre: si tratta di Haiti, Eritrea, Repubblica Centro-africana, Liberia, Chad e Somalia con percentuali che vanno dal 50% di Haiti al 78% della Somalia (gli altri 4 paesi con i tassi più elevati di esclusione scolastica sono Gibuti, Niger, Burkina Faso e Guinea Bissau).

I dati Terre des Hommes

Più dell’85% dei bambini dai 2 ai 14 anni nel mondo è vittima di violenza, dalle punizioni corporali alle peggiori forme di abuso; 40 milioni sono abusati sessualmente, 1,2 milioni vengono trafficati, oltre un miliardo vivono in zone di guerra o conflitto, 218 milioni sono costretti a lavorare (quasi mezzo milione in Italia).

È l’allarme lanciato da Terre des hommes, che oggi, con la campagna del Fiocco Giallo invita tutti a dire: “Io proteggo i bambini, Sì alla prevenzione contro gli abusi”.

“La violenza a danno dei minori – sottolinea l’ente in un comunicato – è un’emergenza globale che riguarda indistintamente qualsiasi strato sociale e ogni paese del mondo, comprese le nazioni ricche e l’Italia. Sembra infatti che un terribile filo rosso leghi la triste condizione dei bambini lavoratori, quelli vittime di traffico, le baby prostitute e le bambine costrette a sposarsi anche prima dei 12 anni, i bambini che vivono in zone di guerra o costretti a combattere, i piccoli sfollati a causa di catastrofi naturali ai bimbi vittime di violenza domestica e di abuso sessuale”.

Sono ben 275 milioni, denuncia ancora Terre des Hommes, i bambini che hanno assistito ad atti di violenza domestica, diventandone spesso a loro volta vittime. Ogni anno vengono assassinati più di 50.000 bambini e 218 milioni di minori devono lavorare per aiutare le loro famiglie d’origine o sopravvivere. E ancora, 165 milioni fanno lavori pericolosi. Il 36% circa delle bambine nei Paesi in via di sviluppo si sposano prematuramente, esponendole a rapporti sessuali precoci e a gravidanze a rischio.

Centinaia di migliaia di bambine, prosegue l’Organizzazione, vengono sottoposte ogni anno a mutilazioni genitali, anche nei paesi industrializzati. Attualmente in tutto il mondo vivono oltre 70 milioni di ragazze e donne vittime di questa pratica; oltre un miliardo di bambini vivono in paesi colpiti da guerre e conflitti.

Quattordici milioni 600mila bambini sono profughi, hanno dovuto abbandonare le loro case a causa di un conflitto o di una catastrofe naturale o ambientale; moltissimi di loro non hanno più i genitori; circa 250.000 bambini e bambine finiscono tra le fila di gruppi combattenti o diventano baby schiave sessuali a servizio di soldati e guerriglieri.

Ma la lunga lista delle violazioni dei diritti dei minori prosegue: un milione di minori sono detenuti in carcere, in alcuni paesi possono anche essere giustiziati con la pena di morte o condannati all’ergastolo; ogni anno cresce il numero dei minori che migrano da soli nei paesi industrializzati. Nel 2007, ricorda Terre des Hommes, in Italia ne sono stati censiti oltre 7.500: si tratta di soggetti estremamente vulnerabili a tratta e sfruttamento; nella sola Italia tra i 400.000 e i 500.000 bambini sarebbero vittime di sfruttamento sul lavoro.

“Questi dati, terribili nella loro dimensione e per la sofferenza che causano nelle vittime, – evidenzia l’organizzazione – impongono a tutti, Stati, organizzazioni e privati cittadini, di impegnarsi sul fronte della lotta e della prevenzione degli abusi sull’infanzia”.

Terre des hommes invita quindi ad aderire alla campagna del Fiocco Giallo invita tutti a dire: “IO proteggo i bambini, SÌ alla prevenzione contro gli abusi”. In occasione del 19 novembre, Giornata Mondiale per la prevenzione dell’abuso sull’infanzia, sarà possibile donare 2 euro con un SMS al 48543 da cellulari TIM, Vodafone, Wind e 3, nonchè da rete fissa Telecom Italia per sostenere la “Casona” il Centro di assistenza alle vittime di tortura di Terre des hommes a Bogotà che dal 2002 ad oggi ha soccorso oltre 4.000 persone, principalmente desplazados (profughi, sfollati interni), molti dei quali bambini.

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