Mondo

FAO: 1 mln dollari per Progetto Fame Zero in Brasile

Il Direttore generale della Fao visita il Brasile per discutere con il Presidente Lula una più stretta collaborazione nella lotta contro la fame

di Paolo Manzo

L?Organizzazione ONU per l?alimentazione e l?agricoltura (FAO) darà un milione di dollari per assistenza tecnica al Progetto brasiliano Fame Zero, un vasto programma inteso ad eliminare la fame e la malnutrizione lanciato il 30 gennaio 2003 dal presidente Luiz Inàzio Lula da Silva. Il Direttore generale della FAO incontrerà oggi il Presidente Lula per discutere come rafforzare ulteriormente la collaborazione tra l?Organizzazione, il governo ed altri settori interessati alla lotta contro la fame. Essi discuteranno anche questioni attinenti all?agricoltura, alla pesca, alle foreste, allo sviluppo rurale, nonché alla produzione, vendita e distribuzione di prodotti alimentari. ?Questa somma ? ha dichiarato Diouf in partenza per il Brasile ? rappresenta un modesto contributo iniziale che consentirà al Progetto Fame Zero di decollare subito. Si tratta di un progetto molto importante, non solo per il Brasile ma anche per l?intera comunità internazionale e per la FAO. Esso rappresenta la posizione più forte e più concreta assunta da un governo per raggiungere l?obiettivo fissato dai Capi di stato e di governo nel Vertice mondiale sull?alimentazione: dimezzare entro il 2015 il numero de?lle persone che soffrono la fame nel mondo?. La cifra iniziale di un milione di dollari permetterà alla FAO di dare avvio in breve tempo a tre progetti di cooperazione tecnica in Brasile per: – adattare progetti finanziati internazionalmente in modo da sostenere il Progetto Fame Zero. Durata: 12 mesi; contributo della FAO 252.000 dollari; – preparare ed offrire corsi di formazione per combattere le conseguenze delle siccità e per incrementare la redditività e produttività delle popolazioni rurali nel Brasile nord-orientale. Durata 20 mesi; contributo della FAO 377.000 dollari; – coadiuvare l?attuazione iniziale del Progetto Fame Zero con consultazioni tecniche sull?agricoltura urbana e suburbana, sull?agricoltura familiare rurale, sulla riforma fondiaria, nonché con progetti e valutazione dei seguiti. Durata 16 mesi; contributo della FAO 368.000 dollari. La FAO offrirà inoltre al Brasile la vasta esperienza acquisita mediante il Programma speciale per la sicurezza alimentare, promossa dall?Organizzazione e attualmente in fase di realizzazione in oltre settanta paesi del mondo. Questo programma può fornire un importante punto di riferimento per la pratica messa in atto dei principi del Progetto Fame Zero. La fame del pasto saltato In Brasile la povertà affligge oltre un quarto della popolazione: circa 44 milioni di persone. Nei nove stati del nord-est, i più poveri del paese, quasi metà delle famiglie vivono con un reddito di circa un dollaro al giorno. ?Il problema della fame in Brasile è diverso dalle immagini tragiche che ci vengono dall?Africa sud-orientale, dove la gente non ha letteralmente nulla da mangiare?, ha detto Andrew MacMillan, Direttore delle operazioni di terreno della FAO. ?In Brasile, aver fame significa mangiare mezza porzione o magari solo un pasto al giorno. Alla lunga questo è debilitante per la popolazione e compromette le possibilità di sviluppo di un paese potenzialmente ricco come il Brasile. Combattere la fame non è solo un imperativo morale, ma rappresenta un investimento molto redditizio, che produrrà assai di più della piccola somma iniziale investita?. Il Progetto Fame Zero riconosce che i bassi redditi sono la causa principale della fame cronica in Brasile. Esso mira ad affrontare questo problema offrendo un reddito supplementare mediante una carta elettronica che permette alla gente di acquistare alimenti di base. Si spera che l?aumento della domanda di queste derrate ne stimolerà la produzione da parte di piccoli coltivatori, che costituiscono una vasta porzione dei poveri e degli affamati del paese. L?incoraggiamento all?istruzione di bambini e di adulti farà pure parte dell?operazione. Per potere beneficiare del progetto le famiglie dovranno, per esempio, dimostrare che i loro bambini frequentano la scuola, mentre gli adulti dovranno iscriversi a corsi di formazione. I principale obiettivo a lungo termine è ridurre la dipendenza della popolazione da programmi di aiuti di urgenza. Per ulteriori informazioni i contatti alla Fao sono i seguenti: Lucia D?Aleo, Relazioni con i Media italiani. Tel: 06-5705 2520; Fax: 06-5705 4974; e-mail: lucia.daleo@fao.org


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