Economia

Banche, troppo grosse per fallire (e per fare il loro noioso lavoro)?

di Redazione

Grande dibattito sui giornali e all’interno delle autorità di controllo: le banche sono diventate troppo grosse perché le si possa lasciare fallire? Vent’anni fa negli Usa c’erano 18mila banche, ora sono poco più di 8mila. Tra 1989 e 91 la crisi delle casse di risparmio portò 534 banche alla chiusura e più di 3.500 persone finirono in galera. Anche per le 125 fallite quest’anno non c’è stato nessun paracadute. Erano piccoli istituti locali lontani dal potere vero controllato dalle potentissime lobbies bancarie.
Nella recente crisi i governi hanno riversato migliaia di miliardi nelle banche e le hanno anche obbligate ad assorbire quelle fallite rendendole ancora più grandi. Bank of America ha inglobato Merryl Lynch e Countrywide, JPMorgan Chase ha comprato Washington Mutual e Bear Stearns, Well Fargo ha dovuto assorbire Wachovia. In Inghilterra il governo ha nazionalizzato Northern Rock ed acquisita la maggioranza di Lloyds e Royal Bank of Scotland. In Olanda hanno salvato Ing, quelli della zucca, ed in Germania hanno messo una pezza a Commerzbank, WestLb e Ikb. Quando tutto va bene le banche fanno un sacco di soldi, i manager incassano grandi bonus e gli azionisti lauti dividendi. Quando le cose vanno male i governi sono costretti a salvarle a spese dei soliti.
Ora però le autorità dicono che occorre una regolamentazione visto che per gli eccessi raggiunti, come dice Trichet, la finanza globale si è ridotta a una «speculazione senza freni e gioco d’azzardo finanziario» con operazioni sui derivati dove si giocano valori 20/30 volte l’attivo della banca stessa. Lord Turner, capo della Fsa inglese, l’equivalente della nostra Consob, ha detto che le banche devono tornare a fare il «loro noioso lavoro puntando le energie non sui prodotti complessi che non servono all’umanità ma sui servizi ai clienti per i risparmi, il credito e i pagamenti». Perfetto, il problema è tutto qua. Le banche non vogliono più fare solo questo noioso lavoro, si guadagnerebbe troppo poco e non ci sarebbero bonus. Preferiscono la finanza champagne anche se ogni tanto ci scappa il botto.

MA LA CRISI NON ERA FINITA?
Italia: produzione industriale a settembre -5,3%; variazione su anno -20,5%.


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