Welfare

Pecoraro: no all’invio di mucca pazza in Corea

Il ministro interviene sulla richiesta del governo coreano di avere i capi a rischio contro la fame: "Meglio inviare carni sane ma in eccedenza"

di Gabriella Meroni

No all’invio di carni malate ai paesi poveri come la Corea del Nord ma opportunita’ di inviare carni sane ma destinate, in Italia, alla distruzione. E’ questa la proposta avanzata stamane dal ministro delle Politiche Agricole, Alfonso Pecoraro Scanio nel corso della seconda conferenza nazionale per l’educazione alimentare che si e’ aperta stamane a Roma presso la sede della Fao. Se, infatti, sarebbe ”immorale” inviare carne malata a paesi che hanno gia’ problemi, ‘nonostante le richieste provengano proprio da queste nazioni ma in forma provocatoria”, diverso sarebbe inviare ‘capi che andrebbero alla distruzione ma che, dopo essere testati, sono risultati sicuri”. Si tratterebbe, insomma, ha spiegato il ministro, ”di carne sana che l’Italia non vuole piu’ per la crisi del mercato”. Pecoraro Scanio ha, quindi, chiarito che la sua e’ solo una proposta ma che spetteranno al ministero degli Esteri le decisioni sugli aiuti internazionali.


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