Politica

Firmata intesa per 50 nuovi asili nido

Presentato da tre ministri un progetto pilota finanziato con 18 milioni

di Gabriella Meroni

Venticinque milioni di euro per dotare le pubbliche amministrazioni di asili nido aziendali, una cifra che a partire dal prossimo anno potrebbe raddoppiare. Proprio oggi e’ stato firmato a Palazzo Vidoni il protocollo d’intesa tra il ministro per il titolare della Funzione pubblica Renato Brunetta, il ministro delle Pari Opportunita’ Mara Carfagna e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. Per ora potranno essere realizzati dalle 30 alle 50 strutture, ma «l’obiettivo e’ raggiungere 100.000 posti entro 10 anni» ha detto Brunetta nel corso di una conferenza stampa che ha suggellato l’accordo, in modo tale da colmare cosi’ il gap rispetto alla media europea, visto che ad oggi l’offerta di asili nido ai potenziali beneficiari e’ di poco superiore al 10% in Italia, laddove la media europea al 2010 e’ del 33%.

L’attuazione del progetto pilota, il cui bando sara’ pubblicato la prossima settimana, prevede uno stanziamento di 18 milioni di euro da parte del Dipartimento per le Politiche della Famiglia e 7,2 milioni dal Dipartimento per le Pari Opportunita’. Quanto alle risorse aggiuntive, circa il doppio all’anno, a partire dal 2010, e’ stato lo stesso Brunetta a spiegare che saranno reperite dai risparmi derivanti dall’aumento dell’eta’ pensionabile delle donne nella Pubblica amministrazione, pari a circa 2,3 miliardi complessivi che andranno a confluire nel fondo Famiglia e non autosufficienti. D’altra parte, ha spiegato Brunetta «l’adeguamento dell’eta’ pensionabili nella Pa.era stato concordato in Consiglio dei ministri a patto della realizzazione di servizi per sostenere le famiglie, e la maternità». L’accesso agli asili nido degli uffici pubblici comunque sarà aperto anche per una quota tra il 10 e il 15% anche ai figli di lavoratori privati. «Stiamo definendo le linee guida in modo che le amministrazioni centrali e periferiche possano aprire una quota all’esterno, ma tocchera’ alle singole amministrazioni decidere la messa a disposizione di un certo numero di posti».


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