Si trova in questo momento in fase di discussione in Aula a Montecitorio un pacchetto di mozioni sulla gestione dei clandestini nel canale di Sicilia. Si tratta delle mozioni Soro ed altri n. 1-00260, Di Pietro ed altri n. 1-00230, Pezzotta ed altri n. 1-00266 e Cicchitto, Cota ed altri n. 1-00275 concernenti “iniziative in materia di contrasto dell’immigrazione clandestina e per assicurare il rispetto delle norme costituzionali e internazionali, con particolare riferimento alle operazioni di respingimento”.
Le mozioni, integralmente disponibili sul sito www.camera.it, sono di segno diverso. Alcune chiedono un atteggiamento più rispettoso dei diritti umani e delle richieste d’asilo, evitando respingimenti indiscriminati. L’ultima, a firma Cota, Cicchitto e altri parlamentari, invita il governo a proseguire nella “linea dura”.
Le prime, testualmente, mirano a “a non proseguire la pratica dei respingimenti indiscriminati e collettivi degli emigranti più volte compiuti dalla Guardia di finanza che si è trovata a soccorrere in mare, e successivamente trasferire in Libia, oltre un migliaio di extracomunitari negli ultimi mesi”;
“a rispettare le normative internazionali relative al diritto di quanti si trovano nella condizione di chiedere asilo politico perché provenienti da Paesi in guerra, come è stato abbondantemente accertato per quanti fuggono soprattutto dalla guerra civile in Somalia”. (mozione Di Pietro)
e anche a:
“ad una maggiore attenzione e osservanza delle leggi nazionali vigenti e delle normative comunitarie ed internazionali in materia di diritto di asilo e ad evitare il riproporsi in futuro di analoghi episodi di respingimenti collettivi di migranti”;
“a predisporre sulle unità navali addette al pattugliamento delle coste maggiormente soggette a fenomeni di immigrazione clandestina, l’idonea organizzazione per espletare tutte le procedure atte a consentire l’accoglimento delle domande di asilo”; (mozione Pezzotta)
Di segno diverso la mozione Cota-Cicchitto, che riconferma invece l’azione del governo e lo invita:
“a proseguire nell’azione di controllo e regolamentazione dei flussi migratori, al fine di contrastare con determinazione ogni forma di immigrazione clandestina, con lo scopo di attuare politiche attive capaci di contemperare i diritti dei popoli migranti con i diritti dei popoli residenti;
a proseguire nella lotta alla criminalità organizzata che regola e gestisce i flussi di immigrati clandestini;
a proseguire nell’azione di difesa e garanzia dei necessari livelli di sicurezza nel nostro Paese, contrastando a questo fine l’immigrazione clandestina e promuovendo l’immigrazione legale;
a proseguire nell’azione di riconsegna alla Libia degli immigrati irregolari, così come delineatasi in questi ultimi mesi, che ha drasticamente ridotto i rischi di tragedie in mare”.
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