Non profit

Terzo settore, a dicembre si alza la temperatura

«È un momento decisivo», conferma Andrea Olivero portavoce del Forum. Sul tappeto la crisi finanziaria dei Csv e la riforma della 266

di Gabriella Meroni

Laboratorio di nuove idee o pentola a pressione sul punto di scoppiare? Il volontariato italiano si trova a una svolta, e mai come oggi sente il bisogno di fermarsi a riflettere sul proprio presente e futuro. Si era già capito a ottobre, quando il Cnca convocò a Roma un convegno sugli “errori” del terzo settore, ed è sempre più chiaro con il passare delle settimane e lo svolgersi degli eventi, dall’attesa per la Finanziaria (ci sarà o no il 5 per mille?), alla corsa per inviare il modello Eas, alla chiusura dei bilanci 2009 (crisi o no, come vanno le donazioni?), alla partita dolorosa dei tagli ai finanziamenti dei Csv.
Ben consapevoli del momento, Forum del terzo settore, Consulta nazionale del volontariato, ConVol e CSVnet hanno convocato per i prossimi 4 e 5 dicembre un’assemblea nazionale del volontariato con l’intento di dar vita a «un ampio dibattito», come recita il documento preparatorio (sul sito del Forum) e a «un decisivo momento di elaborazione» per contribuire «alla soluzione della crisi». Per Andrea Olivero, portavoce del Forum, «siamo entrati nella fase costituente del terzo settore di cui parlava anche il ministro Sacconi nel Libro Bianco», e si è scelto di partire dal volontariato «perché ha la legge di settore più antica, la 266, che ha sicuramente bisogno di essere rivista» e anche per anticipare – lascia intendere – la Conferenza nazionale governativa che per legge dovrebbe svolgersi nel 2010.
Dall’assemblea, precisa Olivero, uscirà «una prima bozza del Libro Verde che vogliamo presentare al Paese per indicare quali sono secondo noi le priorità da affrontare». Un evento importante, dunque, dal quale saranno esclusi i politici («verrà solo la dirigente del settore Volontariato del ministero, Marina Gerini») e che servirà anche a guardarsi in faccia e a sciogliere alcuni nodi: «Il rapporto tra volontariato e mercato», continua il portavoce, «le relazioni con gli enti pubblici, la questione della rappresentanza, la difficoltà di fare rete e la crisi dei Csv», argomento quest’ultimo connesso ai fondi provenienti dalle fondazioni bancarie; e proprio con i vertici dell’Acri, annuncia Olivero, sono in corso contatti che porteranno a un incontro entro la prossima settimana. «In giro c’è una gran voglia di raccontarsi», conclude Olivero, «non possiamo ignorarla. Anche perché il volontariato italiano è fatto soprattutto da organizzazioni medio-piccole che faticano a raggiungere la ribalta. L’assemblea di dicembre vuol essere uno spazio soprattutto loro». L’appuntamento si aprirà, venerdì 4, con un momento istituzionale: i promotori saranno infatti ricevuti al Quirinale, anche in vista della Giornata Onu dei volontari che come ogni anno si celebra il 5 dicembre.


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